
25 aprile: Fini celebra con i soldati italiani in Afghanistan, Napolitano al milite ignoto
Oggi, 25 aprile, si celebra la festa della Liberazione e il presidente della Camera Gianfranco Fini è in visita ai militari italiani a Herat, Afghanistan. «Credo che ognuno di voi» ha detto Fini ai soldati, «sia idealmente la dimostrazione di come la lotta per la libertà non conosca confini geografici e come nel nome della libertà occorra continuare con il massimo impegno».
Fini, che era accompagnato dal deputato Fli Gianranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare per la battaglia in Somalia da cui è rimasto invalido, ha ringraziato tutti i soldati impegnati in missioni umanitarie di pace. Poi ha voluto ricordare «doverosamente il sacrifico di coloro che non sono più tra noi ma restano certamente presenti nei cuori e nelle azioni» di chi rimane.
«Spero non suoni retorico» ha concluso Fini, «affermare che proprio chi, con il tricolore nel cuore ed è orgoglioso della storia patria, è impegnato come voi per liberare il popolo afghano da schiavitù, miseria e degrado sia idealmente testimone di cosa voglia dire ricordare le gesta della Liberazione, tanti anni dopo», ha concluso il presidente della Camera.
A Roma, invece, sarà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad aprire ufficialmente le celebrazioni per il 25 Aprile con la posa, alle 10.30, della corona d’alloro davanti al sacello del milite ignoto, sull’Altare della Patria. Ma il corteo celebrativo principale si svolgerà nel pomeriggio a Milano: partirà da porta Venezia e si snoderà fino a piazza Duomo. Vi prenderanno parte il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, e il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Ci saranno anche il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia e quello del terzo polo Manfredi Palmieri; non sfilerà invece il sindaco Letizia Moratti, che parteciperà solo al momento conclusivo in piazza. In ogni caso sul palco i politici non prenderanno la parola.
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