Filippi (Giornale): «Risse alla Camera vergognose ma anche certe procure devono calmarsi» – Rassegna stampa/2

Di Redazione
01 Aprile 2011
Stefano Filippi legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «Tra le risse vergognose della politica, Napolitano cerca di colmare il vuoto di potere. La situazione immigrati è grave ma lo sapevamo da dicembre. A Tunisi Berlusconi doveva andarci prima, insieme a Maroni. Due imprenditori hanno tentato il suicidio dopo inchieste mediatiche: certe procure devono calmarsi»

Stefano Filippi, inviato del Giornale, ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «Le risse della politica sono vergognose, destra e sinistra sono in crisi e un Napolitano interventista cerca di colmare il vuoto di potere. La situazione immigrati è grave ma lo sapevamo da dicembre. A Tunisi Berlusconi doveva andarci prima, insieme a Maroni. Bisogna capire se la Lega vuole governare o fare solo i suoi interessi. Due imprenditori hanno tentato il suicidio, uno è morto, a seguito di inchieste mediatiche e ad uso dei giornali: la politica deve abbassare i toni, ma anche certe procure devono darsi una calmata».

Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha convocato al Quirinale tutti i capigruppo dei partiti dopo i litigi e gli insulti dei due giorni scorsi alla Camera.

E’ chiaro che la situzione rissosa è vergognosa. La sinistra ragiona solo per barricate e slogan mentre la destra al governo comincia a perdere i nervi. Tutti sanno che La Russa è un tipo sanguigno ma vedere Alfano, che potrebbe essere il successore di Berlusconi, tirare i tesserini testimonia che la situazione è davvero critica. In tutto ciò, Napolitano sembra l’unico in grado di prendere in mano la situazione. C’è da chiedersi se il vuoto di potere non venga riempito da questo presidente interventista.

Ieri sono cominciati i trasferimenti degli immigrati da Lampedusa verso altre località italiane. Lunedì Silvio Berlusconi andrà in Tunisia a incontrare il primo ministro.

Che ci sia un vuoto di governo è dimostrato dal tema immigrazione. Di instabilità in Africa si parla da dicembre e che questo si sarebbe tradotto in una ripresa degli sbarchi lo sapevano tutti. Noi siamo stati fermi per mesi e adesso affoghiamo sotto un’ondata di barconi, che vengono fermati solo dal mare grosso. Va benissimo che Berlusconi vada a Tunisi, però doveva andarci prima e soprattutto ci doveva andare prima Maroni. Qui la maggioranza deve fare chiarezza sul ruolo della Lega: vuole governare davvero oppure evitare solo che gli immigrati arrivino al nord, che già ne ha tanti, in vista delle elezioni amministrative? In più, bisogna capire davvero cosa succede in Tunisia: tutti dicono che adesso stanno bene, ma allora perché scappano tutti e perché gli immigrati dicono: «Tutto, tranne che tornare in Tunisia»?

Due giorni fa ha tentato il suicidio Francesco Maria De Vito Piscicelli, l’imprenditore arrestato lo scorso anno per lo scandalo degli appalti “facili” legati alla Protezione Civile. Mercoledì invece si è tolto la vita il viceprefetto Salvatore Saporito, responsabile di obiettivo del Pon sicurezza (Programma operativo nazionale), coinvolto per turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti pilotati per il Cen (Centro elaborazione dati della polizia di Stato).
La stagione dei suicidi è stata una delle pagine più buie di Tangentopoli, che si riapra adesso per inchieste molto mediatiche, condite con intercettazioni ad uso esclusivo dei giornali è drammatico e deve far pensare: magari la politica deve abbassare i toni ma anche certe procure devono darsi una calmata.

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