Inghilterra: incentivi a chi assume giovani come «ausiliari in strip club» o «cameraman in film porno»

Di Benedetta Frigerio
24 Febbraio 2014
Lo Stato offre un assegno di circa 2,750 euro a chi assume un giovane tra i 18 e i 24 anni per lavorare nell'industria del sesso. Scoppia la protesta alla Camera dei Comuni

lap danceIl governo inglese offre incentivi all’industria del sesso per assumere giovani. A riportare la notizia lo scorso gennaio è stato l’Huffington Post Uk, che in questi giorni ha raccontato la battaglia di una parlamentare contraria alla decisione.

DIETRO DESK E CINEPRESE. Lo Stato, come si legge nel documento del ministero del Lavoro sui contratti giovanili, garantisce ai datori di lavoro che operano nell’industria del sesso un assegno di 2,275 sterline (circa 2,750 euro) per ogni assunto di età compresa tra i 18 e i 24 anni. La lista dei lavori per cui si può richiedere l’assegno include «quelli che riguardano la vendita, la produzione, la distribuzione e l’esposizione di prodotti correlati al sesso». Sono presenti anche i «lavoratori ausiliari in strip club – ad esempio personale del bar, portieri, receptionist o addetti alle pulizie».
Sono inclusi anche gli impieghi «ausiliari in saune e centri massaggi» e «cineoperatori, tecnici del suono, produttori e registi per canali adulti» o «film pornografici». La parlamentare laburista Fiona Mactaggart ha protestato alla Camera dei Comuni chiedendo al ministro del Lavoro di «rivedere la sua decisione».

CHE FINE FANNO I SOLDI? Dal momento che non ci sono dati su quanti sussidi siano stati assegnati finora, Mactaggart ha aggiunto all’Huffington Post che «è intollerabile non sapere in quali ruoli i ragazzi sono stati assunti», peggio ancora il fatto che il «ministero non sappia chi trae benefici dall’assunzione dei giovani (…). Avendo parlato con molte ex prostitute, so che questi sono spesso i lavori d’ingresso in un mondo di totale sfruttamento e violenza».
Il portavoce del ministero del Lavoro ha risposto alle polemiche dichiarando che non è compito del governo «fare la morale» e che l’obiettivo è «assicurare un lavoro nel mercato per adulti». Chi avesse dubbi sulla «convenienza» di un impiego, si legge in una nota del documento ministeriale, può sempre «contattare il proprio consulente del lavoro».

@frigeriobenedet

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