
La preghiera del mattino (2011-2017)
Usa, dopo la sentenza sulle nozze gay fiducia in picchiata per la Corte Suprema
«La Corte Suprema degli Stati Uniti ha chiuso la stagione con importanti deliberazioni su diritti di voto, rimozione delle discriminazioni e matrimonio omosessuale. In seguito a queste decisioni, la pubblica approvazione della Corte è precipitata al livello più basso mai registrato in oltre nove anni di rilevazioni.
Un nuovo sondaggio telefonico effettuato da Rasmussen Reports a livello nazionale ha riscontrato che solo il 28 per cento crede che la Corte Suprema stia facendo un buono o ottimo lavoro. Allo stesso tempo, il 30 per cento valuta la sua performance negativamente. Si tratta della valutazione negativa più alta di sempre. È anche la prima volta in assoluto che le valutazioni negative superano quelle positive. Il 39 per cento attribuisce alla Corte voti medi e valuta discreta la sua performance».
Dal sito internet di Rasmussen Reports (qui la pagina originale)
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2 commenti
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Domanda…
Non sono un giurista e quindi non mi permetto di dare lezioni ai giudici, tantomeno di sistemi legislativi esteri.
Se la sovranità appartiene al popolo e il popolo si è espresso in referendum dicendo che la famiglia e il matrimonio è un uomo e una donna (come è successo in molti stati Usa) è giusto (non lecito..giusto) che una decina di cittadini, seppur autorevoli, decidano il contrario?
Hai ragione Quercia, ormai nei Paesi occidentali la sovranità popolare è solo un dolce ricordo, per cui ,in ogni ambito, le decisioni che contano le prende sempre una cerchia ristretta di “eletti”.