La Chiesa di Fatima ha deciso di organizzare un viaggio della statua della Madonna Pellegrina in Siria. La Vergine incomincerà il suo viaggio da Damasco il 7 settembre, giorno precedente alla data in cui la Chiesa festeggia la natività di Maria. «In questo modo – ha spiegato alla Radio Vaticana il vescovo di Leiria-Fatima, monsignor António Augusto dos Santos Marto – vogliamo rispondere all’appello dei vescovi della regione mediorientale, testimoni dello sterminio dei cristiani di fronte all’indifferenza della comunità internazionale». L’annuncio del pellegrinaggio è stato dato dal rettore del santuario, padre Carlos Cabecinhas, dopo che il patriarca della Chiesa Cattolica Greco-Melchita, Gregorio III, ne aveva fatto richiesta.
LA STORIA. La prima statua della Vergine Pellegrina di Fatima, costruita secondo le indicazioni della veggente suor Lucia, fu offerta dal vescovo della diocesi e incoronata solennemente dall’arcivescovo di Evora il 13 maggio 1947, trent’anni dopo la data della prima apparizione. E così, subito dopo il conflitto mondiale, su suggerimento di un parroco di Berlino che propose di farle visitare tutte le capitali e le sedi vescovili europee sino alla frontiera Russa, l’icona cominciò a girare il mondo portando con sé i messaggi della Vergine. E per i seguenti cinquant’anni la Madonna ha visitato 64 paesi, dopodiché si decise di far uscire la statua solo in circostanze speciali.
SOLIDARIETA’ URGENTE. Nell’editoriale del bollettino Fatima Luce e Pace, la pubblicazione ufficiale del Santuario editata in sette lingue ed inviata in 172 Paesi, il rettore ha dedicato al pellegrinaggio in Siria l’editoriale di agosto, sottolineando il legame fra i messaggi della Madonna e la guerra in corso. Cabecinhas ha ricordato l’offerta di tre bossoli ed un foulard da parte di un gruppo di suore siriane al vescovo di Leiria-Fatima, in memoria del martirio di tre cristiani avvenuto in Siria nel 2013, evidenziando che la terza parte del “segreto” di Fatima annuncia proprio il martirio cristiano. Viene poi citato quanto disse in merito ai messaggi l’allora cardinale Joseph Ratzinger, spiegando che «nessuna sofferenza è vana» e che il terzo “segreto”, sebbene solo all’inizio della sua realizzazione, si concludeva «con un’immagine di speranza».
Il rettore ha poi sottolineato che quello di Fatima è un messaggio di pace, che si ottiene con la preghiera. Perciò ha chiesto ai fedeli di pregare durante il pellegrinaggio della Vergine «affinché il Signore conceda la pace alla Siria e renda forti i cristiani che vivono là». Infine, il vescovo Santos Marto ha incoraggiato all’azione, perché la Siria «reclama una solidarietà urgente, concreta, efficace a livello internazionale».
Foto Ansa