Non un’associazione ma una rete, non una protesta ma un’amicizia

Di Sentinelle in Piedi
11 Dicembre 2014
In tanti si chiedono quale sia la natura delle Sentinelle in Piedi. Un’associazione? Un partito? Un movimento di natura confessionale? Il tentativo è quello di incasellare una realtà nuova

Prosegue senza sosta nel nostro paese l’attacco alla libertà dell’uomo. Ad essere presi di mira sono i bambini e i ragazzi che sui banchi di scuola, all’insaputa dei genitori, si troveranno a dover subire l’ideologia gender mascherata da iniziative finalizzate a combattere la discriminazione. Non solo, il governo conferma la volontà di presentare entro fine mese una legge per il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso che ricalcherebbe il “modello tedesco”, equiparando in questo modo le suddette unioni al matrimonio, comprendendo la possibilità quindi di adottare dei bambini.

Ma non è solo una questioni di leggi. Siamo bombardati mediaticamente e culturalmente da una serie incessante di input che in ogni momento cercano di minare l’essenza stessa dell’uomo banalizzandone l’affettività, facendoci credere che ogni azione sia giusta se c’è sentimento e ogni autodeterminazione è legittima se risponde ad un nostro desiderio. Queste sono menzogne che fanno male innanzitutto a chi ci crede e le Sentinelle in Piedi non lo possono accettare.

Così come non possono accettare che il Senato possa approvare un testo, come il Ddl sull’omofobia, che viene presentato con l’inganno di voler scongiurare atti di violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali, quando nel nostro paese ogni tipo di violenza è già penalmente perseguibile e l’unico obiettivo del testo, è quello di fare da apripista a politiche cosiddette Lgbt, che classificano le persone in base all’orientamento sessuale e le riducono ad un impulso. Per questo torniamo a vegliare.

Sabato 13 dicembre:

  • Bolzano in Via dell’Isarco (di fronte al Duomo) ore 10.30;
  • Parma in piazza della Steccata ore 11.oo;
  • La Spezia in piazza del Bastione ore 16.00;
  • Forlì in piazza Saffi ore 16.00;
  • Milano Arco della Pace ore 16.00;
  • Brescia in piazza Paolo VI (Duomo) ore 17.00;
  • Roma in piazza San Silvestro ore 17.00;
  • Rieti in piazza M. Vittori ore 16.30;
  • (Udine la veglia è stata posticipata al mese di gennaio)

Domenica 21 dicembre: Verona in piazza Brá ore 17.30.

In tanti si chiedono quale sia la natura delle Sentinelle in Piedi e di conseguenza il fine del nostro vegliare. Un’associazione? Un partito politico? Un movimento di natura confessionale? Il tentativo, comprensibile, è quello di incasellare una realtà nuova negli schemi di sempre.

Non siamo un’associazione, non abbiamo uno statuto, ma siamo un popolo formato da tanti io che desiderano seguire la verità, senza imporla a nessuno ma senza rinunciare a viverla pubblicamente. La nostra è quindi un’amicizia laica, fondata sulla condivisione di un bene oggettivo, riconoscibile dal cuore di ogni uomo e quindi aperta a ogni persona che voglia seguire la voce della coscienza. Siamo persone libere che gettano ponti e creano legami fra loro.

Non aderiamo a iniziative come gruppo ne’ come gruppo organizziamo eventi. Non rispondiamo a interviste se non durante le veglie, non cerchiamo visibilità, non ci interessano i salotti televisivi. Ci sta a cuore un gesto, quello della piazza, che ci educa a come vivere nella vita di tutti i giorni. Le Sentinelle in Piedi sono quindi formate da persone, Sentinelle In Piedi in piazza, sentinelle con la s minuscola nella vita, con un Nome e Cognome, un volto, una personalità. In piazza vegliamo ritti e silenti, nella vita vegliamo su quello che accade, denunciamo, spieghiamo, riconosciamo, smascheriamo la menzogna, ci opponiamo al potere unico e valorizziamo le persone nella loro essenza. Con amore, amicizia vera e con carità.

Noi siamo un metodo, uno stile, un modo di essere. Ogni volta che il pensiero unico, attraverso la cultura e la politica, tenterà di imporsi, noi scenderemo in piazza ma soprattutto veglieremo nelle nostre scuole, nei nostri ospedali, nelle nostre città, in ogni angolo apparentemente dimenticato, là dove le coscienze dormono, noi porteremo una testimonianza libera di verità. Anche se sarà difficile, anche se saremo in minoranza, anche se il borghesismo, una malintesa forma di rispetto o il politicamente corretto cercheranno di fermarci. Sempre incontrando le persone (ecco la piazza), sempre proponendo e mai imponendo (ecco il silenzio), sempre cercando la verità (ecco la lettura), e con essa il bene autentico per ogni uomo.

Così, nel tempo, siamo diventati un’amicizia che si è fatta rete e antidoto alla dimenticanza. Insieme vegliamo, insieme resistiamo, insieme testimoniamo. Dove c’è una sentinella c’è qualcuno che è stato svegliato, che ha bisogno di essere continuamente richiamato e che a sua volta, vegliando, scuoterà dal torpore altri. Alla sentinelle si rivolge chi è solo, inascoltato, ovvero tutti coloro che non hanno la libertà di esprimersi. Di fronte al timore della solitudine di fronte a un potere che prova a zittire le coscienze, le sentinelle rispondono con la forza della compagnia, supportandosi e vegliando gli uni sugli altri. Così è avvenuto il nostro incontro, così le nostre vite si sono incrociate e continueranno a incrociarsi. Non abbiamo altra ricetta per crescere se non questa, non altri mezzi se non l’incontro, non altri strumenti se non noi stessi per andare verso gli altri. Anche verso chi ci contesta.

Se anche tu hai a cuore la libertà veglia con noi!

Sentinelle in Piedi

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27 commenti

  1. filomena

    Si parla tanto di un movimento aconfessionale in riferimento alle sentinelle in piedi.
    Meno noto è come il 25 ottobre 2013 il marchio “Sentinelle in Piedi®” sia stato depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dal sig. Rivadossi Emanuele, che ha eletto domicilio presso la società Jacobacci & Partners S.p.A. di Torino. Presso quello studio di consulenza presta opera in qualità di “partner” Massimo Introvigne, reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica, e una coincidenza ha incuriosito molti osservatori. I documenti dimostrano così come ci sia una proprietà del marchio e come siano collegamenti con realtà tutt’altro che aconfessionali.
    L’accostamento viene avvalorato anche da Riscossa Cristiana che sulle proprie pagine parla di un tentativo «di impadronirsi» delle Sentinelle in Piedi. Più conscia del ruolo dell’associazione cattolica, invece, appare Forza Nuova che sul suo sito milanese racconta come il manifesto del gruppo sia stato «redatto da Alleanza Cattolica, i cui esponenti sono fra i principali responsabili delle Sentinelle in piedi».

  2. Aldo

    Dovrebbero però spiegare come mai “sentinelle in piedi” risulta un marchio registrato presso di una azienda di Torino presso cui lavora Introvignone. Inoltre perché a queste veglie sono molto attivi nella promozione proprio igli attivisti di forza nuova?

  3. Paolo

    Che le “sentinelle” siano un movimento prettamente ideologico confessionale non è solo un’opinione ma un’evidenza. Di laico non c’è nulla.
    Come non c’è nulla di laico nel propinare ancora la menzogna che nelle scuole venga propinata una qualche “ideologia”.
    Semmai l’ideologia, oggettivamente falsa e discriminatoria, che viene propinata e che si crede debba avere una qualche rilevanza è proprio quella di queste sentinelle e della loro infondata “visione della natura dell’uomo”.
    Le fantasiose idee di una religione non hanno nè la legittimità nè i fondamenti per poter parlare di “verità” o per poter screditare o dileggiare la natura, i rapporti affettivi e le famiglie di tante persone.
    Leggere termini come amore, carità e verità correlati a quanto sostengono queste sentinelle è, oltre che assurdo, anche di un grottesco incredibile, soprattutto perchè, come per le manfrine del “rispetto della persona in quanto tale”, si cerca di nascondere dietro un dito una visione ideologica discriminante ben definita, una visione che pretende di poter dettare cosa è giusto e cosa no anche di fronte ad una relatà oggettiva e scientifica ben chiara.
    L’omosessualità non è una tendenza nè tantomeno un impulso, è un orientamento sessuale normale e naturale. Orientamento che giustamente dovrebbe essere tutelato e valorizzato tanto quanto quello eterosessuale. Leggi a tutela delle persone omosessuali dovrebbero servire appunto a tutelare tanti cittadini da offese e condizionamenti di questo genere, che tanti danni provocano e potranno provocare.
    Chi cerca di promuovere una versione della natura e dell’uomo fallace e completamente avulsa dalla relatà sono proprio queste poche e sparute “sentinelle”.

    1. Q.B.

      Io sapevo che per “tutelare questo orientamento sessuale normale e naturale” (smettetela di ridere laggiù) e “non provocare tanti danni” fossero necessarie regolari applicazioni sistemiche di pomata emolliente ….
      Certo non si finisce mai d’imparare.

      1. Daniele Arboscelli

        La maggior parte delle persone ha ben chiaro che il concetto di famiglia va ben oltre l’idea che la riduce ad uno sfregamento di organi sessuali. Purtroppo qualcuno non ci arrivera’ mai.

    2. Raider

      Quanto siano fondati discorsi, richieste e pretese tramutate in direttive Ue da impore a governi, Parlamenti, scuole e famiglie, lo si comprende dai tentativi di fare passare come estremisti da mettere in gattabuia persone che manifestano le proprie idee in maniera civile, pacifica, silenziosa, addirtittura.
      Chi cerca di imporre una visione dell’uomo e della natura completamente avulsa dalla realtà perché basata sul desiderio come fonte di diritto e di legge, sono proprio gli psico-poliziotti in fase di collaudo e – nuova versione di quelle rosse – le guardie arcobaleno del Pensiero Unico.

  4. anna maria bisignano

    Voglio dire grazie alle S.I.P cosi’come a tutti coloro che coraggiosamente testimoniano la verita’ in un mondo in cui si cerca di farti perdere la speranza di potere contrastare tanta deriva morale e culturale.Ieri sera ho partecipato nella mia citta’ ad un incontro organizzato da Mario Adinolfi, un altro baluardo a difesa della vita e della famiglia naturale, confortata dalla grande partecipazione e dalla certezza di essere veramente dalla parte dei piu’ deboli.Grazie ancora!

  5. Lucas

    Contenti ora di aver stretto un alleanza con forza nuova? Congratulazioni, anche perché così voi leggete i libri e loro eseguono i pestaggi

    1. Fran'cesco

      Se smetti di leggere Repubblica e Corriere ti accorgi che i pestaggi li esegue qualcun’altro

    2. Raider

      Non si capisce dove Lu con quel che segue veda quest’alleanza, laddove anche i militanti di Forza Nuova che intendevano solidarizzare con le Sentinelle In Piedi minacciate e insultate impunemente e cacciate via da piazze regolarmente concesse per svolgevi manifestazioni silenziose regolarmente autorizzate sono stati picchiati dalle sturmtruppen anarco-antagonistiche, con cui l’intesa dei militanti gay in metodi, fini, linciaggio morale e tentativi di linciaggio fisico in tutte le sedi non ha bisogno di essere millantata con solidarietà non richieste.
      Non c’è bisogno di alcun ddl, ma solo di applicare le leggi vigenti e di fare rispettare le autorizzazioni dei Prefetti per garantire il diritto a manifestare riconosciuto a tutti che è nella Costituzione, perseguendo a norma di legge chiunque intenda impedire l’esercizio di questo diritto. Violare questi diritti e ignorare la Costituzione fa fede più di mille discorsi riguardo il carattere violento, eversivo e nei fatti, fascista di chi vorrebbe falsare la realtà dei fatti vedendo intese politiche e divisione dei compiti laddove non ve ne sono.

  6. Daniele Arboscelli

    La legge Mancino – secondo l’articolo relativo su Wikipedia – prevede condanne per “Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”

    Le sentinelle, visto che sono per la liberta’ d’opinione, si battono anche affincha’ questa legge venga abolita?

    La persona che ha espresso l’opinione delle sentinelle in questa pagina ammette che ogni tipo di violenza e’ gia’ pienamente perseguibile…

    1. Shiva101

      Daniele rileggi attentamente: tra i vari motivi mancano quelli per discriminazione sessuale.

      La libertà d’opinione è diversa dalla libertà d’insulto e di discriminazione la quale DEVE essere vietata e perseguita.

      Pertanto è inutile che continuate a parlare di libertà d’opinione.

      Vi ricordo che siete su un binario morto.

      1. yoyo

        Infatti vogliono aggiungerla. Anche tu informati bene. A stare sempre sullo stesso binario si perde tempo.

      2. Fran'cesco

        Shiva, cavolo, per la prima volta forse porti una argomentazione! Complimenti.
        Aggiungerei che oltre che ai motivi sessuali ne mancano un’altra dozzina…

        1. Lucia

          12 mica è una lista così lunga basta aggiungerli. Dicci quali sono e cominciamo a chiedere che siamo aggiunti

          1. Fran'cesco

            Lucia, la mia più che una affermazione seria (ma potrebbe anche esserlo, pensa agli obesi, ai tatuati…) era un tentativo di stimolare Shiva ad una discussione con argomenti, hai presente?

      3. Raider

        Se si dovessero perseguire con il ddl Scalfar8 l’insulto, l’oltraggio, la diffamazione e la discriminazione, lo shivaita tantrico in stile psicopatico sarebbe già al fresco da un pezzo, non a tenere compagnia al binario 101, che è morto, sì, ma molto meno di quanto sia defunto lo shivaita. La novità del ddl Scalfar8 è che trasforma in reato le opinioni dissenzienti dall’ideologia genderista, comunque manifestate.
        Siccome col ddl Scalfar8 si tratta di perseguire la libertà di opinione e non la coazione a ripetere le stesse corbellerie che il compagnio di strada del binario morto continua a sversare, ecco che il compagno di tomba del binario 101 muore una volta di più dalla voglia di vederlo approvato.

      4. Daniele Arboscelli

        Guarda Shiva, ti assicuro che non son certo sul binario delle Sentiquelle o della Westboro Baptist Church…

        Chiedevo solo se, per coerenza, si battevano anche per l’eliminazione della legge Mancino, che protegge individui in base anche alla religione. Se ci sono gia’ le leggi, perche’ specificare sottoinsiemi di persone?
        Poi c’e’ il problema della blasfemia, secondo la quale una persona puo’ andare incontro a problemi se si esprime con una bestemmia. Battendosi per la liberta’ d’opinione, saranno anche contro quella.

        Altrimenti, se sono solo contro la legge Scalfarotto, sembra quasi che vadano contro a un gruppo a caso perche’ qualcuno gli ha detto che devono fare cosi’, senza pensarci troppo su…

  7. Giuseppe

    Sottoscrivo l’invito di Piero a ShivettoBBBello.
    Tuttavia, il suddetto in mezzo alle minchiate – come capita spesso nella follia – una verità, senza volerlo e soprattutto senza saperlo, l’ha scritta, cioè il vero scopo della legge Scalfarotto che “se verrà istituita molti di loro [cioè le S.I.P. – n.d.r.] risponderanno delle loro attività discriminatorie davanti ad un tribunale”.
    In attesa di finire in galera per aver detto che i bimbi hanno bisogno di mamma e papà (e altre orribili cose del genere) cerco di godermi al massimo la libertà che ci resta.
    Eventualmente, se capiterò nel gulag dove ShivettoBBBello farà il kapò, ne potremo parlare direttamente durante l’ora d’aria.

  8. LU

    Il posto scelto per Milano è perfetto. L’arco della Pace si trova all’inizio della via del Sempione, che unisce Milano alla Francia, Lo stesso Arco è allineato con quello di Parigi.
    Decisamente ben augurante, anche se probabilmente è un po’ troppo ottimistico aspettarsi che anche in Italia siano presto riconosciuti diritti civili fondamentali, per esempio con forme analoghe ai pacs.

    1. Cisco

      @LU
      Esatto, e’ lo stesso arco allineato a quelli (perché sono due) di Parigi: quelli costruiti dai massoni, Arco di Trionfo e Arco della Defense. Quindi fanno bene le Sentinelle ad averlo scelto come luogo simbolo su cui meditare, prima che gli Scalfarotti-Sanculotti inizino a far rotolare le teste (oltre che a continuare imperterriti andar girare le balle).

      1. LU

        Sono proprio ingenuo; però bisogna ammettere che ho fiducia nelle persone e nelle loro possibilità di crescita e maturazione.
        Peccato che quasi sempre mi devo ricredere. Va beh, pazienza, continuerò a ritenere benaugurante la scelta.

        1. Fran'cesco

          Lu, non disperare, prima o poi Scalfarotto maturera’ e si ricredera’.
          Uno dei diritti civili fondamentali (quello della liberta’ di opinione) non crollera’.

        2. yoyo

          La maturazione che ci proponi è di marcire assieme al resto della società.

  9. Shiva101

    Queste sentinelle sono un movimento di natura cattolico, fondamentalista, incita all’omofobia e diffonde menzogne gravissime a danno degli omosessuali.

    Se la legge Scalfarotto verrà istituita molti di loro risponderanno delle loro attività discriminatorie davanti ad un tribunale.

    Perchè sono in silenzio?
    Perchè si vergognano di parlare, il male ha sempre apura di esprimersi.
    Infatti nei salotti televisi NON ci possono andare per via delle loro posizioni e dichiarazioni inacettabili che porterebbero dicredito pubblico alla chiesa vanificando il lavoro di Bergoglio.

    Pertanto sono ipocriti e meschini.

    Siete su un binario morto.

    1. Piero

      Bravo, shivetto bello, ora che hai scritto la tua dose quotidiana di minchiate, torna a giocare coi trenini assieme ai tuoi compagni di stanza della clinica…..ah, salutami Nerone e Napoleone….

    2. Cisco

      @Shiva

      Mitico Shiva, ecco di seguito il “lavoro di Bergoglio”, ovvero la lettera che da cardinale scrisse poco prima dell’approvazione della legge Scalfarotto in salsa argentina: chiunque può giudicare se le sue tesi siano più vicine a quelle delle Sentinelle o a quelle dell’Arcigay e di chi lo strumentalizza…

      «Caro Justo (il presidente della Conferenza Episcopale Argentina) ndr, La Commissione Episcopale per i Laici della Conferenza Episcopale Argentina, nell’esercizio della libertà propria di tutti i cittadini, ha preso l’iniziativa di organizzare una manifestazione contro la possibile approvazione di una legge sul matrimonio fra persone dello stesso sesso, riaffermando nel contempo la necessità che ai bambini sia riconosciuto il diritto ad avere un padre e una madre, necessari per la loro crescita ed educazione. Con questa lettera dedidero dare il mio appoggio a questa espressione di responsabilità del laicato.

      So, perché me lo avete detto, che non sarà un evento contro nessuno, perché non vogliamo giudicare quanti pensano e sentono in modo diverso. Senza dubbio, più che mai, di fronte al bicentenario [dell’Argentina] e con la certezza di costruire una nazione che deve includere la pluralità e la diversità dei suoi cittadini, sosteniamo chiaramente che non si può considerare uguale quello che è diverso e che in una convivenza sociale è necessario accettare le differenze.

      Non si tratta di una questione di semplice terminologia o di convenzioni formali relative a una relazione privata, ma di un vincolo di natura antropologica. L’essenza dell’essere umano tende all’unione dell’uomo e della donna come realizzazione reciproca, come attenzione e cura, come cammino naturale verso la procreazione. Questo conferisce al matrimonio la sua elevatezza sociale e il suo carattere pubblico. Il matrimonio precede lo Stato ed è la base della famiglia, che è cellula della società precedente a ogni legislazione e precedente perfino alla Chiesa. Da questo deriva che l’approvazione del progetto di legge in discussione significherebbe un reale e grave regresso antropologico.

      No, il matrimonio di un uomo e di una donna non è la stessa cosa dell’unione di due persone dello stesso sesso. Distinguere non è discriminare, al contrario è rispettare. Differenziare per discernere è valutare in modo propio, non è discrimimare. In un’epoca in cui si insiste tanto sulla ricchezza del pluralismo e della diversità culturale e sociale, è davvero contraddittorio minimizzare le differenze umane fondamentali. Un padre e una madre non sono la stessa cosa. Non possiamo insegnare alle future generazioni che è la stessa cosa prepararsi a un progetto di famiglia assumendo l’impegno di una relazione stabile tra uomo e donna e convivere con una persona dello stesso sesso. Stiamo attenti a che, cercando di mettere davanti un preteso diritto degli adulti che lo nasconde, non ci capiti di lasciare da parte il diritto prioritario dei bambini – gli unici che devono essere privilegiati – a fruire di modelli di padre e di madre, ad avere un papà e una mamma.

      Ti affido un incarico: da parte vostra, nel linguaggio ma anche nel cuore, non ci siano aggressività e violenza contro nessun fratello. I cristiani si comportano come servitori di una verità, non come suoi padroni. Prego il Signore che con la sua mansuetudine – quella mansuetudine che chiede a tutti noi – vi accompagni nell’evento. Ti chiedo per favore di pregare e far pregare per me. Che Gesù ti benedica e che la Vergine Santa ti custodisca».

      L’originale è qui:
      http://www.aicaold.com.ar/docs_blanco.php?id=490

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