
Il no alle Olimpiadi di Roma conferma che i grillini non sono solo inutili, ma dannosi

Dire, come ha fatto Virginia Raggi, che Roma non deve fare le Olimpiadi altrimenti la città finirà sepolta dalle «colate di cemento» e dagli «affari dei costruttori», è peggio di una scusa: è una fuga dalle proprie responsabilità. Ed è una fuga che ha più ragioni ideologiche che economiche. Sulle seconde, si può anche discutere se vi sia una convenienza effettiva nella candidatura di Roma. Ma sgattaiolare via, prendendo a pretesto il cemento, è una sciocchezza. Ma di cosa ci stupiamo? Ha ragione Giuliano Ferrara quando dice che i grillini «sono una perdita di tempo. Raccontano solo bugie, sono una fabbrica di cazzate».
L’INTELLIGENZA PER CAPIRE. Lo nota oggi, con la consueta lucidità, Carlo Nordio sul Messaggero: «Delle due l’una. O la Raggi ritiene, come par di capire, che sia oggettivamente impossibile operare a Roma senza commettere qualche odioso reato. E allora non doveva promettere, o meglio, doveva promettere di non far niente. Oppure si dichiara incapace, lei, di evitare l’illegalità, e allora anche la sua onestà diventa inutile. In entrambi i casi, vi è un’impotente rassegnazione a una inerte, inevitabile, decadenza». Il problema è che quella di Raggi è proprio una scusa che non sta in piedi. Non vuole fare quello per cui è stata eletta: amministrare. Eppure gli strumenti li ha. Perché non li usa? «Un sindaco – scrive Nordio – possiede tutti gli strumenti preventivi e repressivi per evitare tanto la corruzione quanto gli sprechi». Qui, quel che manca, è ciò che insegnava Edward Gibbon, «l’intelligenza per capire, il coraggio per decidersi e la forza per eseguire».
BISOGNA OSARE. È la stessa critica che le muove oggi Stefano Parisi in un’intervista al Foglio: «Una città depressa ha la necessità di costruire un futuro. E per costruire un futuro a volte bisogna osare, non avere paura del rischio e non farsi intrappolare dal solito principio di precauzione. Dire che altri hanno avuto sfortuna con l’organizzazione delle Olimpiadi è un autogol micidiale. Ed è quasi un’ammissione diretta della propria incapacità politica». Anche perché «non si è onesti tenendo le mani in tasca, ma si è onesti solo usando le mani per lavorare bene».
L’ESEMPIO DI MILANO. Agitare lo spauracchio dei “palazzinari” è un discorso da bar o da blog di Grillo (che, poi, sono la stessa cosa). La questione è: non sei forse tu il sindaco, il rappresentante dei cittadini che deve garantire che le cose siano fatte, e fatte per bene? Esempi virtuosi esistono e non solo in Europa. Tipo, e per citare il caso più evidente, Milano.
Il Giornale intervista oggi Manfredi Catella, ceo di Coima. E Catella parla proprio del capoluogo lpmbardo, dove c’è stato «lo sviluppo del territorio in un rapporto equilibrato tra pubblico e privato» che «è diventato virtuoso consentendo alla città di diventare un laboratorio di innovazione. E non si parla più di cementificazione ma di riqualificazione, di rilancio della città riappropriandoci della vocazione storica dell’Italia nel realizzare città straordinarie».
UN N.B. SU MILANO. Che poi, sia detto per inciso, la “Milano modello” è quella progettata dalle giunte Albertini-Moratti. Perché con Giuliano Pisapia s’è fermato tutto. Leggere per credere ciò che ha detto ieri il presidente nazionale di Ance, Claudio De Albertis. Una bella lavata di capo a Pierfrancesco Maran, che era assessore alla Mobilità e Ambiente con Pisapia e che Beppe Sala ha messo a capo di Urbanistica, Verde e Agricoltura.
Foto Ansa
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21 commenti
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sul Sole 24 ore però c’è tale Mariarosa Bitetti che sostiene che in realtà la Raggi fa bene (scoperto oggi).
La città di Roma è fallita. Gli artefii, delfallimento sonk ancora tutti al lro posto. La mentalità e l’inettitudine di tutte le amministrazioni precedenti ha portato a questo. I Romani ed il loro modo di lavorare, di pensare, di vivere hanno generato questo. Le Olimpiadi sono state un disastro finznziario in ogni paese, e se passano da Roma portano nel baratro anche il resto del paese.
sono d’accordo che le sfide vadano affrontate altrimenti sarebbe meglio non essere venuti al mondo però sulle olimpiadi va fatto un discorso a parte. Al di là dei costi, che non mancano, questa manifestazione sportiva è gestita da una cricca internazionale di mafiosi progressisti la cui malafede è finalmente venuta alla luce quando hanno escluso l’intera federazione russa dai giochi con la scusa del doping. Per me le olimpiadi vanno boicottate ovunque.
Sarei stato favorevole alle olimpiadi in una città italiana non fallita come Roma, che ha un buco colossale e aumentarli sarebbe da irresponsabili. Ma che la sindaca se ne esca dicendo che non le vuole perché c’è la corruzione – cosa peraltro verissima, altro che percepita – significa cominciare gettando la spugna.
Rifiutare una grande opportunità per l’italia e per Roma per paura dei corrotti o della cementificazione, come se i progetti non sono approvati dal comune, dimostra la totale incapacità di governare.
Il non fare nulla è molto peggio di fare correndo la possibilità di sbagliare.
I cinque stelle stanno dimostrando la totale incapacità di governare, finora la Raggi non ha combinato nulla e ciò è peggio di qualsiasi errore
Assolutamente d’accordo con la Redazione.
Scusi filippo81 ma lei Roma la conosce ? La redazione forse conosce Milano ma , raggi o non raggi, sembra ignorare che Roma e ‘ la capitale della mafia, camorra e ndrangheta. Ci vivo da 50 anni so di cosa parlo…. non è questione di grillini, la politica viene dopo. Molto dopo i vari Malagò con le lauree comprate…
C’e’ anche da dire che tutti i posti in cui sono state fatte le olimpiadi i costi sono sempre stati sforati di tantissimo, gli impianti rimasti sotto utilizzati ed i ricavi spesso minori di quelli attesi – considerando anche i ritorni di turismo negli anni successivi.
Scommettere ci puo’ anche stare, ma sulle olimpiadi e’ come comprare un biglietto della lotteria piuttosto che sul rosso o il nero.
La corruzione poi e’ un problema. Se non ci fosse da mangiarci sopra, allora sarebbero tutti favorevoli a fare gli impianti in un posto e tornare sempre li’ – come e’ logico, piuttosto che riniziare quasi da capo ogni volta.
Questo articolo è vergognoso. Il messaggero è la voce dei palazzinari romani che governano Roma da molti anni prima dei grillini e i risultati si vedono da almeno 30 anni.
ragazzi/e siete proprio andati al cuore dell’articolo…ma per favore…che superficialità insopportabile
ma affrontate anche le sfide quotidiane in modo così approssimativo ?
se un amministratore non amministra, che amministratore è ?
un amministratore che ha sbandierato referendum che dessero la decisione agli elettori e che poi ha fatto non-decidere Grillo !!!
cosa aspettarsi d’altra parte, da una che dice che nella vita l’importante è divertirsi ?
col lavoro e il rispetto non ci si diverte abbastanza, ovvio
Cioè per una volta ne hanno fatto finalmente una giusta e sensata, e voi li criticate proprio per questo? Su, cercate di essere meno in malafede
Remo, idem con patate.
Troppo faticoso leggere oltre il titolo, vero ?
Il concetto espresso nell’articolo denota una superficialità mostruosa. Ignoranza o malafede? Diciamo entrambe. Le olimpiadi si svolgeranno nel 2024, cioè tra ben 8 anni. Un sindaco e la sua giunta, se tutto va bene dura 5 anni, dopodichè non si sa se verranno rieletti, solitamente un cambio avviene sempre. Quindi dire che l’attuale giunta potrebbe controllare ciò che si fa è sbagliato e impossibile, o meglio, per 5 anni avrebbe tale facoltà, dopo non più, lasciando quindi libero spazio agli amici del quartierino che in Italia sono particolarmente attivi e ridanciani, soprattutto durante o appena dopo le scosse telluriche. Non dimentichiamo poi lo scempio dei mondiali di nuoto del 2009 sempre a roma e sempre sotto la guida di Malagò, soldi gettati via, sperperati, senza che ne uscisse qualcosa di buono….
E i risultati sportivi dove li mettiamo? Sempre a pensare ai soldi, e mai alle persone, che non sono solo denaro.
Ecco appunto. pensiamo non solo ai risultati sportivi ma allo sport in genere come elemento educativo e socializzante. Spendiamoli sti soldi per dare opportunità reali a tutto lo sport, anche quello considerato minore che però magari ha un’alta valenza educativa. Cominciamo quindi a costruire strutture sportive, campi, palestre, piscine ed affidiamole a persone competenti, togliamo la stortura tutta italiana dove ci sono persone (sportivi) pagati dallo stato per fare i cc, i finanzieri, il CFS, etc che invece si allenano e basta. Insomma ce ne sarebbero di cose da fare, a partire proprio dalla scuola dove non si fa sport, non ci sono palestre, ed alla fine ci si riduce a piccole corsette o alla solita pallavolo…..
Malago’ è presidente dal 2013…
Non vorrei che anche Tempi si sia piegata a certe lobby.. o logge…
Infatti!! Non capisco perché su tempi vi sia un articolo simile quando tempo fa ho letto di Roma come una voragine mangia soldi.. non capisco..
basta soldi a Roma. ci siamo stufati. Ma perchè dovremmo pagare pure le olimpiadi? se hanno i soldi…..se la facessero
Infatti!! Non capisco perché su tempi vi sia un articolo simile quando tempo fa ho letto di Roma come una voragine mangia soldi.. non capisco..
Perfettamente d’accordo. Ma dove credono di trovarli i soldi?