«I senzatetto che s’accampano e dormono sotto i portici del Teatro San Carlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa città». «Scena mai vista davanti a nessun teatro. Né in Italia né all’estero. Basito». Per questi pensierini pubblicati su Twitter il ballerino Roberto Bolle è stato sommerso dalle critiche del “popolo della rete” e della stampa. Quando se ne è accorto, Bolle ha prontamente rimosso le frasi. La frittata, però, era fatta. «Magari l’autore non se ne è nemmeno reso conto – ha moralisteggiato Fulvio Bufi il giorno dopo sul Corriere della Sera – ma quei tweet ignoravano completamente la condizione delle persone che non hanno una casa».
ESEMPIO. Invece il redattore del Corriere quando nota un senzatetto accampato davanti alla gloriosa sede del quotidiano, gioiello di Milano, subito si concentra sulle condizioni delle persone che non hanno casa, sensibilizzando colleghi e lettori. Poi si mobilita: porta lo sventurato in redazione, lo lava, lo rifocilla, lo riveste con abiti di un certo livello, gli allunga con discrezione un cinquanta euri e infine lo riaccompagna fuori. Dopodiché arriva Beppe Severgnini che rovina tutto scrivendo su Twitter: «Ma chi è che ha lasciato ’sto barbone nel parcheggio dei disabili?».