E’ un racconto di oltre sessant’anni di pittura aniconica italiana degli anni a partire dal dopoguerra quello messo in mostra al Museo Piaggio di Pontedera che, fino al prossimo 23 agosto, presenta al pubblico circa 50 opere di artisti italiani che si sono cimentati con la pittura non figurativa: da Carla Accardi ad Antonio Calderara, da Enrico Castellani a Piero Dorazio, a Giulio Turcato.
Dal titolo Le Rotte della Pittura – sessant’anni di astrazione dalla collezione Garau, la retrospettiva, organizzata dalla Collezione Garau e dalla Fondazione Piaggio, punta sul significato della parola “rotta” che da un lato è uno strumento usato da chi naviga per non perdere il percorso, dall’altro è un termine che sottolinea un qualcosa di spezzato, di non lineare, come le tendenze dell’epoca postmoderna.