Indonesia, vignetta contro lo Stato islamico. Giornale denunciato: «Blasfemia»

Il direttore del quotidiano indonesiano Jakarta Post rischia cinque anni di carcere dopo essere stato denunciato per blasfemia da gruppi estremisti del Paese musulmano più grande del mondo. La vicenda è paradossale: il 3 luglio il quotidiano ha pubblicato una vignetta per criticare l'uso distorto dell'islam fatto dallo Stato islamico. Nella vignetta, si vede un terrorista che alza la bandiera nera degli islamisti, nella quale l'ovale bianco è sostituito da un teschio con le ossa incrociate sotto il mento. Alle spalle della bandiera, un gruppo di militanti giustizia in modo sommario dei prigionieri.
Poiché però la frase araba originaria («Non c'è altro Dio al di fuori di Allah e Maometto è il suo messaggero») è stata mantenuta nella vignetta, alcuni gruppi musulmani hanno denunciato il direttore Meidyatama Suryodiningrat per blasfemia nei confronti di Allah e Maometto. Questi ha chiesto pubblicamente scusa con un articolo datato 8 luglio, ma non è bastato. Già la prossima settimana, il direttore potrebbe essere chiamato a comparire in tribunale: «Sono sconcertato perché non abbiamo commesso nessun atto criminale - ha dichiarato - Abbiamo solo fatto un pezzo giornalistico per criticare lo Stato islamico, che commette violenze nel nome della religione». La pagina del quotidiano Jakarta Post dove è comparsa la vignetta La bandiera dello Stato islamico

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