
Il River Plate nella serie B argentina per la prima volta nella sua storia
Brutta storia per il Club Atlético River Plate, noto semplicemente come River Plate, la squadra degli aristocratici di Buenos Aires. Fondato nel 1901 è una delle società più antiche d’Argentina e una delle più titolate (33 campionati argentini, più del Boca Junior, 2 Coppe Libertadores, una Coppa Intercontinentale e una Sudamericana). Ieri sera si è conclusa la sua drammatica stagione nel peggiore dei modi: retrocessione in Seconda Divisione, non era mai accaduto. E non finisce qui, perché la società è schiacciata dai debiti e per iscriversi al campionato dovrà sicuramente vendere tutte le sue stelle e l’anno prossimo sarà difficile conquistare la promozione.
Prima della partita la situazione era già molto tesa. I Millonarios dovevano ribaltare il 2-0 della gara d’andata contro il Belgrano, formazione di Cordoba. Il River era partito anche bene – vantaggio di Pavone al sesto del primo tempo – salvo poi farsi raggiungere al 62mo dal gol di Farre e sbagliare un rigore che avrebbe ridato speranza ai tifosi presenti. A quel punto la contestazione dei tifosi ha iniziato a farsi più forte. Già prima del termine del match gli ultrà hanno costretto la polizia a usare gli idranti per raffreddare i loro animi. Dopo il triplice fischio la rabbia dei tifosi è esplosa prima all’interno dello stadio – alcune fonti argentine affermano che il Monumental ha subito gravissimi danni e le gare programmate per la Coppa America (che comincerà venerdì 1 luglio) verranno molto probabilmente spostate in un altro stadio – e poi tra le strade di Buenos Aires con molti feriti tra le forze dell’ordine.
Nel club hanno militato tantissimi campioni: Alfredo Di Stefano negli anni Quaranta e Omar Sivori nei Cinquanta. Non sono da meno i vari Daniel Passarella, Enzo Francescoli, Aimar, Almeyda, Caniggia, Goycochea, Gutiérrez, Batistuta, Balbo, Ortega, Crespo, Solari,Saviola, Maxi Lopez, Salas, Mascherano e Sanchez.
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