Eugenio Corti non aderì mai alla “fede” laicista: per questo è stato snobbato
I libri di Corti stanno nella stessa regione di quelli dei Tolkien, delle O’Connor, dei Grossman e dei Solženicyn ma forse non lo vedremo mai nelle antologie scolastiche
I libri di Corti stanno nella stessa regione di quelli dei Tolkien, delle O’Connor, dei Grossman e dei Solženicyn ma forse non lo vedremo mai nelle antologie scolastiche
Fu la ritirata di Russia a rivelargli la sua vocazione: raccontare ciò che aveva visto. Per restituire alla vita un paese distrutto. Così Corti si armò di matita e prese parte alla battaglia di civiltà di quegli anni. Fino a oggi
Le Figaro ha parlato di "uno degli immensi scrittori contemporanei, uno dei più grandi, forse il più grande". E un ricordo del cardinale Angelo Scola
L'arcivescovo ha ricordato la figura del grande scrittore. «Lascia come messaggio l’assoluta eccezionalità, irriducibilità al contesto mondano dell’avvenimento di Cristo». Un articolo anche sull'Osservatore romano
Il grande romanziere si è spento ieri sera intorno alle 22 (sabato i funerali). Diceva di sentirsi, ancora a novant'anni, un soldato. «Perché è questo lo spirito con cui dovrebbe vivere ogni buon cristiano: "Militia est vita hominum super terra"»
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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