Il “Planking” è una vera e propria mania che si sta diffondendo sempre di più. I partecipanti si stendono bocconi in ambientazioni differenti e spesso pericolose, per poi condividere le immagini su Facebook. Qualcosa di simile al “balconing”, il tuffo in piscina direttamente dal davanzale della camera di albergo, che fa da riscaldamento alle serate a Ibiza. rimanere immobili come un’asse di legno (plank significa letteralmente “asse”). E poi, certo, essere fotografatiUn ragazzo australiano è morto ieri, lo riporta il New York Post: un giovane di 20 anni, Acton Beale di Brisbane, è precipitato dal settimo piano dopo essersi disteso sulla ringhiera di un balcone mentre un amico lo fotografava. Il vice commissario di polizia Ross Barnett ha spiegato che il giovane aveva bevuto alcool in abbondanza,e anche l’amico ha confermato la cosa. Barnett ha dichiarato che «questa mania avrebbe indotto dei giovani a prendere rischi senza pensare alle conseguenze. Non abbiamo problemi con il planking in quanto tale, ma quando si comincia a farlo a sette piani d’altezza o sopra i binari ferroviari o in altri luoghi che mettono in pericolo la vita, di questo ci preoccupiamo».
Anche una settimana fa un giovane è stato arrestato a Gladstone, Queensland: era disteso sul tetto di una volante della polizia che stava per partire. Demenziale? Secondo i fan del planking, no. Il fondatore della Planking Association di Brisbane, ha commentato che morire così «è davvero molto tragico, ma non si smette di guidare l’auto perché qualcuno fa degli incidenti».