Contenuto riservato agli abbonati

Se mi perseguiti mi taglio un dito. Un altro bel film di McDonagh

Di Simone Fortunato
02 Aprile 2023
Da vedere “Gli spiriti dell’isola” con Farrell e Gleeson. E anche il pirandelliano “La stranezza” e “Quo vadis, Aida?” sui massacri di Srebrenica
Gli spiriti dell'isola McDonagh
Colin Farrell e Brendan Gleeson in una scena del film "Gli spiriti dell'isola"

Gli spiriti dell’isola è quanto di più vicino a un racconto di Flannery O’Connor potete trovare al cinema. Lo dirige Martin McDonagh che aveva già diretto lo splendido Tre manifesti a Ebbing, Missouri, altro racconto marchiato a fuoco dallo stile e dal linguaggio della scrittrice americana. Gli spiriti dell’isola è una sorta di apologo cruento e sgraziato sull’insensatezza del Male. In un’isoletta al largo dell’Irlanda, un secolo preciso fa, la vita tranquilla degli isolani è sconvolta dal litigio di due amici. Per motivi che non vengono mai detti (ed a un certo punto si ha l’impressione che persino loro si siano dimenticati la causa), i due non si rivolgono più la parola. Non mi vai più a genio, dice l’omone grosso all’altro. Non gli va più a genio perché vorrebbe fare qualcosa di grande nella vita tipo suonare il violino e non perdere tempo a bere al pub. L’altro si offende, non ci sta e lo cerca, lo stuzzica, non gli dà pace. Alla fine, l...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati