Sondaggi elezioni, oggi c’è di che abbuffarsi (ma ciò che conta sono Lombardia e Sicilia al Senato: parità)

Di Redazione
30 Gennaio 2013
I quotidiani riportano oggi molte rilevazioni. Continua la risalita del centrodestra e rimane più o meno stabile il centrosinistra. Ma il dato più importante è quello delle due regioni in bilico. Lì si gioca la partita

Sondaggi elezioni politiche 2013. Oggi ce ne sono per tutti i gusti.

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Sul Corriere della Sera è pubblicato quello a cura di Ispo di Renato Mannheimer che si concentra sulle cosiddette regioni in bilico, importanti per ottenere la maggioranza al Senato (alla Camera, dice il sondaggista, è data per certa la vitoria del centrosinistra). Secondo questa rilevazione, il Veneto andrebbe al centrodestra, la Puglia e la Campania al centrosinistra, impossibile fare previsioni in Lombardia e Sicilia. In Lombardia c’è un leggero vantaggio di Pdl-Lega su Pd e alleati, in Sicilia la situazione è ribaltata. Un dato importante da far notare è l’alta percentuale di indecisi in Lombardia.

Su Repubblica è pubblicato un sondaggio dell’Istituto Demos di Ilvo Diamanti. Secondo questi numeri, in una settimana il centrodestra ha recuperato consensi (dal 25,8 per cento al 26,6), così come la Lista Monti (dal 16,2 al 17,7), mentre è calata la coalizione di centrosinistra (dal 38,1 al 36,4). Stabile Grillo (dal 13 al 12,9), in leggera flessione Ingroia (dal 4,5 al 4,2).

Sul Giornale vengono messi in evidenza i numeri di Euromedia Research, segnalando il trend da novembre a oggi. Il Pd è passato dal 30,6  per cento al 29,5; il Pdl dal 16,5 al 22,0.

Su Italia Oggi appaiono i numeri di Lorien. Sale il centrodestra: da 28,0 a 29,7; stabile il centrosinistra: da 35,4 a 35,7; cala Monti: da 15,4 a 14,0; cala Ingroia: da 5,7 a 4,5; guadagna qualcosa Grillo: da 13 a 13,9.
Italia Oggi pubblica anche un altro sondaggio (indice winner) che segnala quale sarà, secondo gli elettori, il vincitore delle elezioni. In questo caso, il dato più significativo da far notare riguarda Berlusconi e Monti. Il 14 gennaio erano sostanzialmente appaiati all’11 per cento. Oggi Berlusconi è al 23,6, Monti al 7,9.

Da ultimo, segnaliamo una rilevazione di MailUp, azienda leader dell’email marketing, che ha misurato le citazioni dei nomi dei leader in 9000 utenti aziendali, che movimentano una media di 1 miliardo e 500 mila email al mese.
Dopo il primo monitoraggio (che comprendeva un periodo dall’1 al 15 gennaio 2013), il trend di citazione spontanea ad oggi è il seguente: Berlusconi: 37,02 per cento (+7,62 rispetto alla rilevazione precedente); Bersani: 19,46 (-9,65); Monti: 7,57 (-1). Nell’immagine i risultati degli altri candidati.

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1 commento

  1. Daniele, Napoli

    su Famiglia Cristiana di domenica 03 febbraio 2013, pag. 37, pubblicano un sondaggio di Demòpolis sul voto dei cattolici che vanno a Messa.
    – centrosinistra: 34,5%, cattolici praticanti 31% di essi
    – centrodestra: 27%, cattolici praticanti 27,5% di essi
    – centro (Monti): 15%, cattolici praticanti 25% di essi
    – M5S: 16%, cattolici praticanti 10,5% di essi
    – Rivoluzione Civile: 4,5%, cattolici praticanti 3% di essi.
    Ma il 21% degli intervistati dice che potrebbe cambiare idea. E il 16% che non ha ancora deciso.
    Indagine condotta in gennaio 2013 su un campione di 1028 intervistati.

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