L’agonia, il marito, l’urlo. «Il sacrificio di mia sorella Terri Schiavo sta salvando molte vite»
L’AGONIA. Theresa, detta Terri, morì il 31 marzo del 2010 dopo due settimane senza poter mangiare né bere: «Essere obbligati ad assistere a una tortura simile è di una crudeltà terribile. Mia sorella, innocente e inerme, si decomponeva davanti a noi: dopo una decina di giorni senza cibo né acqua, aveva le labbra piene di vesciche. La sua pelle raggrinzita e disidratata era diventata gialla e, in certe parti, blu. Il suo respiro era irregolare e si lamentava con voce rauca mentre sopportava un dolore che pareva davvero insopportabile. Alla fine era diventata uno scheletro, le sporgevano i denti in avanti e i suoi occhi infossati erano pieni di sangue». Impotenti di fronte all’esecuzione, gli Schindler rimasero vicini a una donna «che moriva innocente, soffrivamo con lei e piangevamo, senza mai lasciarla. E dicendole quanto la amavamo pregavamo accanto a lei. Non so dire a parole cosa significhi un dolore simile ma, per capirci, mio padre non ha più superato quell’atrocità».
L’URLO DI AIUTO. Pensare che l’America democratica abbia permesso una cosa simile per «me era semplicemente incredibile». Ma in realtà, la via dolorosa di Terri era già cominciata quindici anni prima. Collassata nel 1990, la ragazza era stata assistita dal marito, Michael Schiavo, che però nel 1992 «quando mia sorella cominciò a rispondere alle terapie e a migliorare», decise di sospendere qualsiasi cura «forse pensando che così sarebbe morta». Per la famiglia Schindler, allora speranzosa per i miglioramenti di Terri, fu «la seconda batosta, a cui ne seguirono altre, quando per ben due volte suo marito cercò di ucciderla». Cosa mosse un marito a ingaggiare una battaglia di 15 anni pur di vedere la moglie morta, anziché lasciarla alle cure della sua famiglia, Schindler se lo spiega così: «Credo c’entri l’eredità di mia sorella e il fatto che lui si fosse fatto una nuova famiglia. Forse per questo ebbe paura dei suoi miglioramenti». Dunque Terri, prima dell’agonia finale, aveva dovuto portare per 15 anni la croce del tradimento di Michael, «ma, sebbene soffrisse per questo, era serena, sentendosi amata da noi e da tante altre persone». È sicuro che sua sorella preferisse questo amore alla morte? «Una volta, alla domanda se volesse vivere, cercò di rispondere urlando forte “Voglio vi….” e, anche se purtroppo non riuscì a terminare la frase, la sentirono tutti fin fuori dalla stanza».
I FRUTTI. Anche gli Schindler ora vedono il frutto del sacrificio di Terri: «Grazie alla fondazione Terri Schindler Schiavo, in dieci anni, oltre 500 persone in condizioni simili si sono salvate». La fondazione, che offre appoggio e assistenza legale in contenziosi analoghi a quelli di Terri, è stata contattata da migliaia di persone che hanno trovato conforto e assistenza. «Sì, la morte di mia sorella Terri sta salvando tante vite».
Foto Ansa
Articoli correlati
10 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Da lassu’prega per noi Theresa che ne abbiamo bisogno
È da molti anni che il medioevo non è descritto come “cupo”.Io mi riferivo solo alla difesa della sacralità della vita usando “medioevo” in senso metaforico.Poi,né prima né dopo,non è che il mondo cristiano la tenesse in gran conto.
Giusto, Marco! E’ evidente che i mondi più sensibili alla sacralità della vita sono quelli che circolavano sul Monte Taigeto, sulla Rupe Tarpea e nella direzione generale di Planned Parenthood.
Grazie Alfredo,finalmente qualcuno che parla intelligentemente del medioevo:é ora che si aprano gli occhi su uno dei periodi più significativi della storia umana. A quanto detto da Alfredo vanno aggiunte le Università,le prime attività caritative organizzate,l’opera culturale,sociale(le bonifiche)e religiosa dei monasteri cistercensi,quella altrettanto preziosa di S.Benedetto e quanti lo seguirono,le loro biblioteche-veri centri di cultura,il superamento del periodo barbarico-questo sì buio-il sorgere delle lingue nazionali,dei libri scritti(i primi incunabuli con le traduzioni delle grandi opere antiche),le grandi cattedrali,Cimabue-Giotto-Dante ecc ecc….non basta?evidentemente per tanti,pieni solo di pregiudizi anti-cristiani,ciò non basta e non basterà comunque.Occorre farsene una ragione e continuare a parlarne.
Nel buio medioevo sono nati gli ospedali, la scienza moderna, l’architettura gotica, il canto gregoriano e la notazione musicale, perché c’era la coscienza chiara che Dio è Padre.
Gli usa che si interrogano se la pena di morte è costituzionale e se lo è l’iniezione,condannarono a morire di fame e di sete.Che orrore.E per il caso italiano stesso orrore e schifo per chi ne fece una bandiera politica.Se il valore della sacralità della vita non è difeso in occidente perchè stupirsi che valga nulla in gran parte del mondo? Siamo in un nuovo medioevo.
Quello è quello che ci raccontano a scuola che sia il medioevo.
Il sangue dei martiri è sempre fecondo. Buon Pasqua.
Perché per tanta gente un cane vale più di una persona umana….perché,come disse la Oriana Fallaci,abbiamo perso il senso della pietà e della speranza..perché il nostro calcolo egoistico vale più del rispetto dell’altro…perché l’affermazione ideologica di un presunto diritto ha più rilevanza mediatica di un vero diritto di chi non può difendersi da solo….perché abbiamo espulso Dio dalla vita e dalla realtà,credendo di bastare a sé stessi,lamentandosi poi di chi ha fatto del nichilismo la propria religione di vita!!!….Sembra una battaglia già persa,eppure vale la pena spendersi per essa..per quell’originale desiderio di felicità e di compimento di sé che é inscritto nel nostro cuore e nessuna ideologia o egoismo può strapparci di dosso,come anche tanti irrecuperabili ci testimoniano e ci gridano in faccia..proprio come Terry e come Eluana,due macigni di portata immensa che peseranno sempre sul cuore della nostra umanità(mancata).
Neanche un cane si lascia morire di fame e sete, ma una persona sì. Perché non si fanno morire così il “marito” e tutti i “giudici” che l’hanno condannata a morire?