Papa Francesco ha concluso l’udienza generale davanti a oltre cinquantamila fedeli, rivolgendo un nuovo appello in favore della vita: «Vorrei rivolgere ancora una volta l’invito a tutti ad accogliere e testimoniare il “Vangelo della vita”, a promuovere e a difendere la vita in tutte le sue dimensioni e in tutte le sue fasi. Il cristiano è colui che dice “sì” alla vita, che dice “sì” a Dio, il Vivente».
REALTA’ VIVA. Nell’udienza il pontefice ha parlato dell’unità, ribadendo che essere cristiani significa «essere uniti a Cristo». Il Pontefice è tornato a battere su un tema a lui caro: «La Chiesa non è un’associazione assistenziale, culturale o politica, ma è un corpo vivente, che cammina e agisce nella storia». «Una realtà viva» che si poggia su Gesù, che la guida, la nutre e la sorregge». La Chiesa e Cristo sono inscindibili: «Questo è un punto che vorrei sottolineare: se si separa il capo dal resto del corpo, l’intera persona non può sopravvivere. Così è nella Chiesa: dobbiamo rimanere legati in modo sempre più intenso a Gesù. Ma non solo questo: come in un corpo è importante che passi la linfa vitale perché viva, così dobbiamo permettere che Gesù operi in noi, che la sua Parola ci guidi, che la sua presenza eucaristica ci nutra, ci animi, che il suo amore dia forza al nostro amare il prossimo. E questo sempre, sempre, sempre!».
UNITA’. Nella Chiesa vi sono differenti carismi e diversi compiti e funzioni, ma tutto concorre all’unità: «C’è la comunione e l’unità: tutti sono in relazioni gli uni con gli altri e tutti concorrono a formare un unico corpo vitale, profondamente legato a Cristo. Ricordiamolo bene: essere parte della Chiesa vuol dire essere uniti a Cristo e ricevere da Lui la vita divina che ci fa vivere come cristiani, vuol dire rimanere uniti al Papa e ai Vescovi che sono strumenti di unità e di comunione, e vuol dire anche imparare a superare personalismi e divisioni, a comprendersi maggiormente, ad armonizzare le varietà e le ricchezze di ciascuno».
IL VOLTO DI CRISTO. L’unità è un valore che è al di sopra di qualunque divisione o conflitto. «L’unità è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore perché ci liberi dalle tentazioni della divisione, delle lotte tra noi, degli egoismi, dalle chiacchiere».
Infine papa Francesco ha rivolto un pensiero ai rifugiati poiché domani è la Giornata Mondiale del Rifugiato: «Non possiamo essere insensibili verso le famiglie e verso tutti i nostri fratelli e sorelle rifugiati: siamo chiamati ad aiutarli, aprendoci alla comprensione e all’ospitalità. Non manchino in tutto il mondo persone e istituzioni che li assistano: nel loro volto, è impresso il volto di Cristo!».