
Papa Francesco: il cristianesimo non è una spiritualità disincarnata. Dio ci salva attraverso l’umano
Papa Francesco, nell’omelia alla Messa alla Casa Santa Marta di oggi, commentando il Vangelo in cui Gesù paragona la generazione del suo tempo a quei bambini sempre scontenti, ha detto che spesso le persone non sono «aperte alla Parola di Dio», e si rifiutano di accoglierne il messaggio per delle obiezioni sul messaggero. Accade oggi e accadeva ai tempi di Cristo, quando il popolo lo criticava perché era «un mangione, un beone, amico di pubblicani e peccatori».
SISTEMA BEN PULITO. Ma chi rifiuta la persona, spesso lo fa non con ragioni motivate, ma per il proprio tornaconto. È più facile mettersi d’accordo con delle opinioni, piuttosto che con delle persone in carne e ossa. E, infatti, «la gente di quel tempo, preferiva rifugiarsi in una religione più elaborata: nei precetti morali, come quel gruppo di farisei; nel compromesso politico, come i sadducei; nella rivoluzione sociale, come gli zeloti; nella spiritualità gnostica, come gli esseni. Erano con il loro sistema ben pulito, ben fatto. Ma il predicatore, no. Anche Gesù fa fare loro memoria: “I vostri padri hanno fatto lo stesso con i profeti”. Il popolo di Dio ha una certa allergia per i predicatori della Parola: i profeti, li ha perseguitati, li ha uccisi».
LA LIBERTA’ CHE FA CRESCERE LA CHIESA. Così, per evitare una rapporto che potrebbe mettere in crisi le nostre certezze, si preferisce «una vita ingabbiata nei precetti, nei compromessi, nei piani rivoluzionari o nella spiritualità disincarnata». E qual è la conseguenza di questo atteggiamento? «Questi cristiani che sono chiusi, che sono ingabbiati, questi cristiani tristi… non sono liberi. Perché? Perché hanno paura della libertà dello Spirito Santo, che viene tramite la predicazione. E questo è lo scandalo della predicazione, del quale parlava San Paolo: lo scandalo della predicazione che finisce nello scandalo della Croce. Scandalizza che Dio ci parli tramite uomini con limiti, uomini peccatori: scandalizza! E scandalizza di più che Dio ci parli e ci salvi tramite un uomo che dice che è il Figlio di Dio ma finisce come un criminale. Quello scandalizza».
Perché accettare l’altro e «la libertà che viene dalla predicazione», interroga, sferza, ammonisce la nostra stessa libertà. Papa Francesco ha usato un’espressione forte: «La libertà della predicazione insegna e schiaffeggia pure». Ma, ha proseguito il Santo Padre «è proprio la libertà che fa crescere la Chiesa».
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