Il nuovo Saviano è biondo e con gli occhi azzurri e viene dalla Russia, di nome fa Nicolai Lilin. Diventato celebre per aver scritto il romanzo Educazione siberiana (Einaudi), in cui raccontava degli Urca siberiani, della mafia russa, con un’ambientazione in Transnistria, per poi spostarsi nel cuneese a fare il tatuatore e frequentare anche Casa Pound Roma, il suo esordio è diventato un best seller vendutissimo.
Che ha poi avuto un seguito, Caduta libera, in cui continuava la sua biografia raccontando l’esperienza in Cecenia nelle file dell’esercito russo. Il nuovo Saviano quindi, colpevole di aver disseminato pagine e pagine di luoghi comuni sul criminale che ammazza a sangue freddo, è stato anche osannato dal Saviano orginale, che ne ha raccontato romanticamente le gesta su Repubblica. Ma i dubbi vengono, (fa notare anche il Fatto quotidiano) pure ai lettori della comunità virtuale di Anobii che non risparmiano parole impietose per l’opera.
Anna Zafesova della Stampa è andata a verificare di persona quello che di storico viene raccontato nel bestseller, cosa che stanno facendo altri giornali esteri. Ma non finisce qui. Il tatuatore biondo ha un evento in vista al Salone del libro di Torino, la presentazione del libro di Arkadij Babchenko, Guerra di un soldato in Cecenia. Uno che ha combattuto davvero, mica come lui, che per sembrare più convincente ha diffuso una sua foto con coltello tra i denti (pubblicata da Oggi).
Adesso che un regista famoso e da Oscar come Gabriele Salvatores ha deciso di fare un film e ha portato troupe e sceneggiature in Siberia a girare, non nella zona originaria in cui si svolge il romanzo Educazione Siberiana, perché troppo pericolosa, prepariamoci a vederlo fare il prezzemolino in tv ovunque.