
Milan – Arsenal: corsi e ricorsi storici di un tabù da sfatare
Era il 4 marzo 2008. I rossoneri – campioni in carica dopo la storica vittoria ad Atene contro il Liverpool grazie alla doppietta di Superpippo Inzaghi – si apprestano a superare l’Arsenal di Wenger e raggiungere i quarti di finale. Ma le due reti a San Siro firmate Fabregas e Adebayor – entrambi oggi approdati ad altri lidi – segnano l’inizio di anni bui per i meneghini. Da quattro anni, infatti, non soltanto il Milan non raggiunge i quarti di finale, ma ogni volta è stato costretto ad abbandonare la battaglia della Champions League a causa dello strapotere della Corona Britannica.
L’Invincibile Armada italiana contro la giovane flottiglia dei Gunners. Corsi e ricorsi storici, che però non spaventano il livornese Allegri, vecchio lupo di mare: «Se pensate che abbiamo un complesso di inferiorità nei confronti del calcio inglese vi sbagliate di grosso». L’equipaggio di Max è pronto alla sfida: Ibrahimovic, fresco di squalifica per il buffetto rifilato ad Aronica in campionato, è pronto e anche Pato e Boateng si sono ripresi: per loro c’è un posto in panchina. Pure al veterano Nesta è lasciato un po’ di spazio, nel caso in cui il subentrato Mexes si dimostri annebbiato come nelle ultime uscite milanesi.
Il Milan cinque anni fa era una macchina da Champions. Adesso, il Diavolo deve sfatare il tabù inglese. La tranquillità di Ibrahimovic, che dice «la Champions non è più un’ossessione» dà allo scontro un’atmosfera amichevole. Sarà che i Gunners non sono proprio in forma smagliante: 7 punti nelle ultime 6 partite, ma con 7 reti nella penultima giornata contro il Blackburn e vittoria contro il Sunderland. Il gol decisivo – al 91′ – porta il marchio di Thierry Henry (34 anni), navigato capitano dei New York Red Bulls riapprodato alle competizioni europee. Con Van Persie (29) forma una coppia d’assalto di qualità, benché forse anzianotta. Allora, ci pensa l’esterno sinistro Alex Oxlade-Chamberlain, l’ultimo prodigio di Wenger, diciottenne, ad abbassare l’età media a 23,6 anni. Un’inezia rispetto agli avversari.
Nonostante i Gunners vantino, nel proprio recente palmarès, il trionfo su Lazio, Juventus, Torino, Parma, Sampdoria, Milan, Roma e Udinese – sconfitta proprio ad agosto nei preliminari di Champions – Betclic e Snai sono concordi nel segnare l’1 fisso sulla schedina: la vittoria del Diavolo è data a 2, quella dei londinesi a 3,75. Effettivamente, l’infortunio di Mertesacker può dar vita facile alla potenza del cannoniere svedese rossonero, ma l’esplosività degli esterni – Oxlade-Chamberlain e Walcott – obbligherà Zambrotta ed Abate agli straordinari. La corazzata del Milan contro un arrembante Arsenal, quindi. Sperando che i rossoneri non si rivelino la Concordia del calcio italiano.
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