L’Onu inserisce nell’elenco delle torture l’opposizione all’aborto

Di Redazione
26 Marzo 2013
In un documento sui diritti umani presentato all'Onu si legge che chi si oppone all'aborto «infligge una forma di tortura alla donna».

Chi si oppone all’aborto e si rifiuta di praticarlo «infligge una forma di tortura alla donna». È quanto si legge nel “Rapporto del relatore speciale sulla tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti”, firmato dal commissario Juan E. Méndez, documento presentato durante la 22ma sessione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Si legge: «Enti internazionali e regionali attivi nell’ambito dei diritti umani hanno cominciato a riconoscere che l’abuso e il maltrattamento di donne che cercano servizi di salute riproduttiva possono causare tremende e durevoli sofferenze fisiche e psicologiche».

RIFIUTARE L’ABORTO È TORTURA. Tra gli esempi c’è «il rifiuto dei servizi sanitari legalmente disponibili, come l’aborto e la cura post aborto». Come scrive il Foglio «un aborto negato è esplicitamente paragonato alla sterilizzazione e alla mutilazione genitale, citate giustamente nel rapporto come esempi di tortura. Al punto 47 si cita poi il caso di una donna polacca alla quale fu negato un test genetico sul feto dopo che un esame ecografico aveva evidenziato anormalità. Nel report dell’Onu si legge che, in casi come quello, “l’accesso alle informazioni sulla salute riproduttiva è fondamentale per la capacità di una donna di esercitare l’autonomia riproduttiva e i diritti alla salute e all’integrità fisica”. Negare le informazioni su un bambino “unfit”, indegno di vivere, è una violazione dei diritti umani».

VIETATO LIMITARE GLI ABORTI. L’Onu, dunque, punisce e cita come “tortura” non l’uccisione di un bambino nel grembo della madre ma tutte quelle leggi che limitano il ricorso all’aborto e magari, un domani, tutti quei medici che si rifiutano in coscienza di praticarli.

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11 commenti

  1. cristiani

    la sclerosi progressista e galoppante dell’ONU ha confuso la realtà: la vera vittima della tortura è l’innocente che vive nel grembo della donna. Occorrono farmaci che lo ringiovaniscano dalla demenza senile!

  2. simssio

    elisa,
    non è questione di Religione ma di Ragione. Non siamo ipocriti , i bambini non arrivano dal cielo, ma sono già frutto di un atto precedente e quindi di una scelta. L’aborto è un cancellare le conseguenze di una scelta liberamente presa. Il caso dello stupro merita discussione a parte, ma anche lì le statistiche dicono verità ignorate dai più.

  3. Enrico Falcinelli

    Si legge: “In un documento presentato all’ONU…” ; non è incredibile che si presentino documenti simili all’ONU e che nel suo interno stiano annidati elementi delle massonerie internazionali. Lo sono dappertutto, anche nella Chiesa e non da poco tempo. Piuttosto non credo che il documento, seppur presentato, sia approvato. Non condivido la strumentalizzazione in entrambe i sensi, perché questa fa parte dei piani imperialistici dei poteri, mentre condivido un’azione serrata con gli strumenti giusti il momento in cui tali provvedimenti vengano ufficialmente approvati con l’egida ONU. Non restino parole al vento e tenersi pronti ad aderire fermamente alle eventuali controproposte in modo serio e determinato.

  4. nunzio

    Poveri bambini, togliere il diritto alla vita ad un essere umano, come si può???? VERGOGNA

  5. Filarete

    Condivido in pieno. L’aborto è un crimine odioso, immenso e dalle conseguenze catastrofiche. Un miliardo di esseri umani trucidati prima della nascita, 5 milioni solo in Italia in circa 30 anni. Una regione come il Lazio o la Campania scomparsa. La denatalità è un danno enorme soprattutto in termini di assistenza sociale perchè scompensa la distribuzione della popolazione ingrossando il numero degli anziani e diminuendo quello delle classi giovani.
    Quindi non solo abbiamo rubato ai nostri figli le pensioni, ma li abbiamo anche caricati con un numero sproporzionato di anziani da assistere. Ed inoltre abbiamo impoverito la società, perchè c’è una bella differenza tra una società a prevalenza di giovani produttori di reddito ed una a prevalenza di pensionati (poveri) consumatori.
    La sua pratica è mostruosa. Il feto (che sente e percepisce completamente la situazione di estremo pericolo) viene martoriato. Le anime belle democratiche e de-sinistra si lamentano perchè ci sono obiettori. Cosa dovrebbe fare un ragazzo neolaureato, che ha studiato 6 anni di facoltà + 4 o 5 di specializzazione pensando di guarire la gente, se si vede messo a fare il macellaio? Bruciare lì tutti i suoi ideali e la fede nell’umanità? Si difende facendo l’obiettore, che altro?
    L’aborto è un crimine e va punito duramente, soprattutto vivendo in una società senza bambini e che ha una domanda elevatissima di adozioni.

  6. Filarete

    L’ONU va liquidata e i suoi vertici e funzionari vanno processati per genocidio.
    E intanto l’Italia potrebbe sfrattare la FAO da Roma e smettere di pagare la propria quota di adesione. Scommetto che anche qui dovremmo essere tra i primi pagatori: quanto a masochismo non ci facciamo mancare nulla.

  7. andrea

    Sono umanamente dei frustrati, non amati ed incapaci di amare altri che non il proprio ego. Per questo sono violenti, deboli con i forti e forti con i deboli. Pensino che sarebbe potuto toccare a loro essere abortiti … ma probabilmente non conoscono amore e bene, solo tornaconto. un feto, come un infante non vota.

  8. Isabel

    Abortion is not a human right. And the rights of the children????

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