
L’eutanasia per tagliare i costi di ammalati, disabili e anziani non autosufficienti

Il testo unificato sull’eutanasia, approvato oggi alla Camera, altro non è che una legge 194/1978 che, invece che al concepito, ha nel mirino l’ammalato, il disabile, l’anziano non autosufficiente. Della 194 il testo odierno mutua la forma, la struttura, la dinamica, in taluni passaggi perfino la lettera (come emerge sovrapponendo le parti sull’obiezione di coscienza).
Non prevedendo un centesimo di euro a sostegno della terapia del dolore, o dell’aiuto che al paziente in difficoltà può venire dai caregiver, essa rende ipocrita l’insieme di belle parole che avvolgono la sostanza; e la sostanza è che le spese per anziani e disabili sono un costo che il sistema sanitario non intende più sostenere.
Per rendere meglio l’idea, come l’art. 1 della 194 proclamava che “l’interruzione volontaria della gravidanza (…) non è mezzo per il controllo delle nascite”-, e sappiamo come è andata a finire – così l’eventuale seguito del lavoro parlamentare potrebbe aggiungere al testo sull’eutanasia un proclama del tipo “la morte volontaria medicalmente assistita, di cui alla presente legge, non è strumento per il controllo della spesa pubblica”.
Perché invece sarà proprio questo.
Foto Ansa
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Dalla legge-bomba sul reparto pediatrico a quella sul reparto geriatrico.
Praticamente un black pass.