
L’Europa si scopre anticristiana. Numeri e casi di una “persecuzione”
I dati parlano chiaro, i casi riportati danno colore a una realtà che si fa sempre più inquietante: secondo il rapporto Oidce 2011 l’Europa si scopre sempre di più anti-cristiana.
La sigla in questione è quella dell’Osservatorio sull’intolleranza e sulla discriminazione religiosa in Europa, una ong con sede a Vienna, che collabora anche con l’Ue, quale membro della piattaforma per i diritti fondamentali, e con l’Osce. Dalle informazioni reperite tramite giornali ed interviste, ecco le cifre preoccupanti dell’intolleranza verso i cristiani del Vecchio Continente. Secondo il 74 per cento degli intervistati in Gran Bretagna è maggiore la discriminazione nei confronti di soggetti cristiani piuttosto che contro fedeli di altre religioni, una percentuale in crescita di 6 punti rispetto al rapporto di due anni fa; in Scozia, il 95 per cento degli atti di violenza a sfondo religioso hanno come vittime i cristiani, mentre in Francia, le azioni vandaliche contro luoghi di culto cattolici sono l’84 per cento del totale.
Ma nel rapporto non ci sono solo cifre. Una lunga serie di casi rende la denuncia ulteriormente allarmante: si parte con papa Benedetto XVI, denunciato per crimini contro l’umanità lo scorso maggio. Il motivo? La posizione della Chiesa in materia di morale sessuale. Si continua con gli episodi di violenza registrati a Madrid, in occasione della Gmg, quando alcuni pellegrini furono aggrediti da manifestanti anti-Papa. Sempre in Spagna, si ricorda la richiesta di chiudere la facoltà di Teologia dell’Università di Granada, poiché, si diceva, violasse i principi di laicità e neutralità della costituzione nazionale. Aborto e eutanasia sono invece la causa di tante aggressioni a professionisti, sparsi in Europa, colpiti perché obiettori di coscienza: su tutti, colpisce il caso di una farmacia di Berlino assalita da alcuni violenti dopo essersi rifiutata di vendere la pillola del giorno dopo. In Inghilterra, fa quasi sorridere pensare ai postini di Jersey che si sono rifiutati di consegnare ai loro concittadini dischi con registrazioni del Vangelo di San Marco. Chiude una lunga lista di atti vandalici e dissacrazioni di luoghi di culto, diffuse in Spagna, Francia, Austria, Germania.
Unica nota positiva, è la crescente attenzione che i media stanno dedicando al tema. «Siamo stati colpiti nel vedere che molti di coloro che si erano concentrati esclusivamente sui paesi del Terzo Mondo e avevano riportato notizie di persecuzioni violente», scrive nell’introduzione al Rapporto Gurdun Kugler, presidente della ong, «hanno cominciato a notare che la marginalizzazione e la restrizione dei diritti e delle libertà dei cristiani in Europa sono preoccupanti e meritano attenzione».
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