La vita che nasce non ha colore. Petizione per il ripristino del Fondo Nasko
Riportiamo il testo della petizione del Comitato “Amici del CAV Mangiagalli”, rivolta al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e all’assessore alla Famiglia Maria Cristina Cantù in merito ai fondi Nasko. Al termine del testo trovate il link per firmare la petizione.
Rivolgiamo un caldo appello a tutti coloro che credono nel valore della vita nascente, perché facciano sentire la propria voce di dissenso nei confronti di Regione Lombardia, rappresentata dal Presidente Roberto Maroni e dall’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato Maria Cristina Cantù.
Quest’ultima ha presentato nel Consiglio Regionale del 4 marzo un programma (Fondo Nasko e Fondo Cresco) di sostegno all’infanzia assolutamente non condivisibile. Il Fondo Nasko, che dal 2010 permetteva alle donne in gravidanza in difficoltà economiche di usufruire di 250 euro mensili per la durata di 18 mesi, è stato quasi del tutto eliminato e l’accesso alle poche risorse disponibili è stato vincolato a un iter burocratico molto tortuoso. Il risultato è che diventa sempre più difficile assistere le donne a rischio di aborto e aiutarle a far nascere il loro bambino.
L’unica ragione portata dall’assessore Cantù per giustificare questi tagli è che nell’ultimo triennio «il 75 per cento dei fondi sono stati presi da extracomunitari». Questa affermazione rappresenta una chiara discriminazione delle donne e dei bambini in base all’etnia di appartenenza, come se la vita di un bambino e la sofferenza di una madre valessero in funzione della loro nazionalità e origine geografica.
Abbiamo fondate ragioni di credere che i tagli non siano stati motivati da ragioni economiche (dato che i fondi in precedenza erano stati regolarmente messi a bilancio preventivo nel luglio 2013), ma siano figli di una operazione esclusivamente politica e propagandistica, apertamente razzista e contraria a tutte le Carte dei diritti riconosciute a livello internazionale, secondo cui non devono esserci distinzioni in base al colore della pelle.
Il Centro di Aiuto alla Vita della Clinica Mangiagalli di Milano, in conseguenza di questi tagli, rischia di non poter più incontrare e aiutare le decine di future mamme che ogni giorno hanno bisogno di aiuto. C’è da sottolineare che il CAV Mangiagalli non è sovvenzionato da queste risorse (che passano direttamente dalla Regione alla donna), ma ha semplicemente la possibilità di attivare la procedura per la fruizione del Nasko. Se questi tagli verranno confermati, il Centro non potrà più garantire alle madri in difficoltà questo sostegno materiale, il che spingerà molte di esse a non portare a termine la gravidanza.
La questione non riguarda solo i cittadini lombardi, perché il provvedimento e la dichiarazione dell’assessore Cantù rappresentano un’offesa a tutti coloro che credono nel diritto alla vita, indipendentemente dall’origine etnica e dalla nazionalità del nascituro e della madre.
Con questa petizione, chiediamo al Presidente Roberto Maroni e all’assessore Maria Cristina Cantù di ripristinare il Fondo Nasko così come era presente nel bilancio preventivo di luglio 2013. Ogni volta che un cittadino firmerà questa petizione, i due destinatari riceveranno un messaggio di posta elettronica con questa richiesta.
Il Comitato “Amici del CAV Mangiagalli”
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17 commenti
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bene , sono d’accordo con voi. ma allora non parliamo più di cittadinanza e di altre baggianate.
Sciura filomena, se preferisce, la natalità italiana è sottozero. I bambini sono il sale della vita e la speranza del futuro. Voi progressisti crepate pure nel vostro egoismo suicida, chi ama la vita continuerà a darla e difenderla, dando un futuro al pianeta.
Per giulio dante: il cognome lombardo dei trovatelli per eccellenza è Colombo, chd per la cronaca ha dato Milano uno dei suoi più grandi arcivescovi, tenace lottatore per la vita dei nascituri.
@ Signor Giulio Dante Guerra lei è un grande, ma deve sapere che molti che commentano che dicono di essere per la vita non firmeranno, perchè vogliono essere coerenti con il voto dato lo scorso anno a Maroni = Re del Belgio.
Che aveva promesso di essere la continuità di Formigoni.
Questo è il risultato prima con la sua ramazza si è posto parte civile come regione Lombardia nei confronti del ex presidente adesso inizia a tagliare e a fare il populista padano.
Ma chi è per la vita sa che la vita non ha colore e l’esempio ce lo ha dato Papa , quando è andato a Lampedusa a toccare la carne di Cristo.
Caro Michele, non essendo lombardo la prende in parola; sinceramente, credevo che Colombo fosse solo il cognome dei discendenti di qualche ramo collaterale della famiglia dello scopritore del Nuovo Mondo (quelli diretti hanno da secoli il cognome ispanizzato di Colón). Quello che intendevo dire alla Cantù era che doveva non “vergognarsi” della sua ipotetica discendenza, ma riflettere sul fatto (sempre “ipotetico”), che se la sua ipotetica antenata si fosse comportata come lei vorrebbe che si comportino le donne straniere a cui vuol negare i fondi Nasko, lei non ci sarebbe.
Ringrazio Il Comitato “Amici del CAV Mangiagalli”,
pensavo fossi il solo a dover curare il fegato per i miei travasi di bile.
Maroni = Re del Belgio
Vabbè che sei un “Lucano”, ma se ti facessi un po’ meno di sangue “amaro” staresti meglio, secondo me.
Di solito me lo diceva la sig Giovanna.
Sei schizzofrenico o bisessuale.
Non sono né schizofrenico (mi consta che questo vocabolo si scriva con una sola zeta), né tanto meno bisessuale, tuttavia mi rendo conto di essere piuttosto bischero a interloquire con uno come te.
Sei il guilio dante guerra di alleanza? Hai dato una risposta sagace. Temo che alcuni leghisti si illudano di risolvere il problema demografico con sistemi simili a quelli del faraone contro gli ebrei.a
Sì, son io quel desso, come si scriveva nei vecchi romanzi di cappa e spada… Sono quel laureando di Chimica, che, nell’inverno 1969-70, iniziò a ritrovarsi, settimanalmente, con altri amici, a Pisa in casa d’un amico medico – poi morto prematuramente, Giulio Soldani – per leggere e meditare il libro d’un autore brasiliano, Plinio Corrêa de Oliveira. E, all’incirca una volta al mese, ci riunivamo in una casa d’esercizi sulle pendici dei monti pisani, ad ascoltare “un certo” Giovanni Cantoni, che veniva appositamente da Piacenza, per curare la formazione di questo gruppo, da cui sarebbe nato il primo nucleo di Alleanza Cattolica a sud degli Appennini. Ricordi di gioventù… Sono, per chi trovasse interessante la cosa, anche un Primo Ricercatore CNR in pensione, che, secondo in assoluto, è stato nominato Socio Onorario della Società Italiana di Biomateriali, così che mi sento in diritto di dichiararmi competente in temi di carattere scientifico. Quanto ai discorsi della “sora Filomena”, posso dire solo che gradirei di più avere a che fare con dei Baluba di buon senso, che con dei “biofobi” di “pura razza ariana”, come lei e la Cantù. A proposito di questo cognome: non so in Lombardia, ma qui in Toscana i cognomi “geografici” – come, p.es., Lucchesi, Pisani, Sanesi – un tempo erano generalmente attribuiti ai trovatelli, abbandonati sulla “ruota” da madri impossibilitate, per indigenza o per “onore”, ad allevarli. Se così avveniva anche in Lombardia, si rende conto, la signora Cantù, d’essere discendente d’una donna come quelle a cui vuol negare il “fondo Nasko”?
Vedo che sei abituato a “sputar sentenze” con estrema facilità e arroganza nei confronti di chi non è allineato ad alleanza cattolica. Faccio presente che il pensiero dominante non è quello cattolico ortodosso. Oggi le donne non sono più sottomesse ne’ a santa madre chiesa ne’ al potere maschilista che vi sta scivolando di mano.
Sora Filomena chiamerai qualcun altro, cosi per la cronaca.
Filomena, sei pure razzista, garbatamente mascherato….ma non è una sorpresa: ho già sentito altri indottrinati dall’arcigay sputare insulti a sfondo razzista contro persone di colore
Guarda tutto potrai dire meno che io sia razzista a differenza di voi che odiate tutti quelli che la pensano diversamente
Da ex studente dell’ateneo pisano non posso far a meno di riportare quanto sotto:
Ahi Pisa, vituperio de le genti
del bel paese là dove ‘l sì suona,
poi che i vicini a te punir son lenti,
muovasi la Capraia e la Gorgona,
e faccian siepe ad Arno in su la foce,
sì ch’elli annieghi in te ogne persona!
Ripeto quel che ho già scritto: se le donne “lombarde purosangue” sono, in maggioranza, seguaci della “filosofia del figlio unico”, perché, come dice la mentalità politicamente ed economicamente corretta, “già il secondo costerebbe troppo”, ed educano le figlie a far uso d’anticoncezionali fin dalla prima adolescenza, è ovvio che ad usufruire del “fondo Nasko” manco ci pensano… Una domanda, per pura curiosità: quanti figli ha, o non ha, la signora Cantù?
Ricordo che l’uso di contraccettivi è l’unico metodo valido per pianificare i figli e l’educazione in questo senso fin dall’adolescenza serve a prevenire gravidanze indesiderate e di conseguenza il numero di aborti.
Poi dal vostro punto di vista il fatto che molte donne straniere purtroppo non abbiano adeguato accesso alla prevenzione delle gravidanze non pianificate dovrebbe essere per voi una consolazione. Almeno queste poveracce soddisferanno il vostro bisogno di incrementare la natalità.
Vi ricordo che al mondo ci sono già più di 7 miliardi di persone, magari non sono tutte italiane ma se vi impegnate a sfruttare l’immigrazione e a schiavizzarla ci sarà sempre qualcuno che pagherà le pensioni dei vostri figli…