
La superiorità dei blancos spiegata dal Petisso Pesaola

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Avete mai ragionato, compagni, amici e bastardi di ogni genere e grado, sulla scomparsa dell’aneddoto? Già, vi capisco, già ragionare è dura. L’aneddoto appartiene, infatti, alla tradizione orale, quando le persone si parlavano e si raccontavano storie, avvenimenti, fatti. Ora prevale la comunicazione virtuale e quindi l’auto-trombonismo indotto. Cioè nessuno racconta più, si danno solo pareri e opinioni. Vostri? Suvvia, ma veramente pensate che per il solo fatto di nascondervi dietro un tweet o una pagina Facebook possiate veramente averne, dico di opinioni rilevanti? Io, invece, che ne ho, qui ora vi racconto un aneddoto.
Molti anni fa il leggendario Bruno “Petisso” Pesaola allenava l’Atalanta. Alla vigilia di una partita promette: «Domani jocheremo todos all’attaque». Il giorno dopo i suoi giocatori fanno novanta minuti di catenaccio furioso, in undici dentro la propria aerea. Finisce la partita e i giornalisti aggrediscono Pesaola: si vergogni, aveva promesso novanta minuti di attacco. E lui, serafico: «E me hanno rubato la idea».
Assisto, da quando è finita Juventus-Real Madrid (1-4) alla prevalenza dell’allenatore che alberga in tutti voi, anche nei migliori di voi dal punto di vista umano. Purtroppo siete italiani e quindi indulgete alla banalità, alla caccia al colpevole, basta che ce ne sia uno, al processo sommario. Mai che ci sia un diverso parere. Il Real Madrid ha tenuto bene il campo quando la Juventus ha provato a forzare, ha confezionato una gabbia per Dybala che con le sue accelerazioni dà la superiorità offensiva alla Juve, ha isolato Higuain, ha messo la museruola a Khedira. È stato superiore, cazzo. Gli ha rubato l’idea.
Foto Ansa
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