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La guerra a Gaza è una strada senza uscita per Israele

Di Leone Grotti
04 Giugno 2025
Dopo oltre 600 giorni di guerra rimane ben poco di Gaza e la disastrosa gestione degli aiuti umanitari non fa che aggravare la situazione. Non è con le armi che lo Stato ebraico si libererà di Hamas
Una bambina osserva la distruzione nel campo profughi di Jabalya nella Striscia di Gaza
Una bambina osserva la distruzione nel campo profughi di Jabalya nella Striscia di Gaza (foto Ansa)

Dopo oltre 600 giorni di guerra rimane ben poco di Gaza. Secondo le Nazioni Unite, più del 70 per cento degli edifici della Striscia sono seriamente danneggiati dai raid dell'esercito israeliano, il 28 per cento è ridotto in macerie, solo il 10 per cento delle strutture sanitarie funziona, l'80 per cento del territorio è inabitabile perché dichiarato da Israele "zona militare" e il 93 per cento della popolazione vive in una situazione di crisi alimentare, a causa dell'embargo israeliano che da marzo a oggi ha permesso l'entrata di aiuti con il contagocce.
Secondo le stime del ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, 54 mila palestinesi sono morti, il 70 per cento dei quali donne e bambini. E ogni giorno la macabra conta viene aggiornata senza che si intraveda la fine della guerra o una risoluzione del conflitto: i terroristi islamici, infatti, per quanto indeboliti, hanno ancora il polso della situazione nella Striscia e le trattative in Qatar sulla tregua e il rilascio de...

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