Italia-Germania: ma dov’è quest’anno la canzone tedesca che sfotte gli italiani?

Di Emmanuele Michela
28 Giugno 2012
Da "Numero uno" di Matze Knop a "Pronto Giuseppe" di Dj Otzi. Quando la rivalità calcistica tra Italia e Germania si è trasformata in musica.

Ci sono stati gli immancabili ricordi delle sfide calcistiche tra Italia e Germania degli anni passati, corredati dalle tante interviste ad ex-campioni più o meno indimenticati; le decine di pezzi su una sfida che non è solo calcistica, ma culinaria, culturale, sociale, politica, storica, etnica, filosofica, musicale (e in questo bisogna dire un grazie enorme a La Stampa, che oggi ha voluto aggiungere pepe alla partita, ricordando come Italia-Germania sia anche e soprattutto la sfida tra Verdi e Wagner); e poi, ovviamente, le copertine dedicate ai due veri protagonisti della partita, Angela Merkel e Mario Monti, perché si sa che il calcio è metafora di vita, così come non ci sono più le mezze stagioni, e Venezia è una bella città ma non ci vivrei, e tra spread, debiti ed eurobond sul campo di Varsavia stasera si gioca molto di più dell’accesso alla finale agli Europei. Ma ciò che purtroppo quest’anno è mancato è un must del conflitto italo-teutonico: la canzone tedesca che sfotte l’Italia.

Ebbene sì, quest’anno non c’è niente. Un vero peccato, se pensiamo a ciò che negli anni passati il panorama musicale germanico ha prodotto per appianare le differenze tra noi e loro, con risultati sempre gradevoli sia all’orecchio che all’umore. Due estati fa, prima del mondiale del 2010, si andò vicini all’incidente diplomatico con “Nur Italien nicht”, gingle del gruppo comico “Die vier sterne”, che s’augurava di non veder vincere la Coppa del Mondo sudafricana proprio alla Nazionale allenata allora da Lippi. Il testo della canzone spiccava per l’originalità: si parlava di pizza, pasta, mafia e Berlusconi, e suscitò anche l’indignazione dell’ex ministro degli Esteri Franco Frattini.

Ma come dimenticare un capolavoro come “Numero uno”, la canzone che il presentatore tedesco Matze Knop dedicò nel 2009 a Luca Toni, all’epoca bomber del Bayern? Quel ritmo conquistò anche l’Italia, sebbene pochi sapessero che in realtà si trattava solo della rivisitazione disco di un’altra canzone prodotta negli anni Ottanta, dal titolo emblematico: “Zuppa romana”. Era il 1984 infatti quando i bavaresi Schrott Nach 8 produssero questo autentico successo di musica popolare, dal testo di una profondità umana unica nel suo genere: un susseguirsi di luoghi comuni culinari sull’italianità, che raggiunge l’apice di poesia nella terzina “Fettuccini, scaloppini, fritto di zucchini”! Al lettore di Tempi concediamo la possibilità di ascoltarsi questo grande pezzo, per prepararsi al meglio per stasera.

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Degno di nota è anche il rapper tirolese Dj Otzi,famoso a tutti per “Hey Baby”, canzone con cui salì alla ribalta nel 2000. Sull’onda del successo, il cantante austriaco ha trovato il tempo per rispolverare un pezzo straordinario degli anni Ottanta, scritto da Die Jungen Klostertaler, “Pronto Giuseppe”. Il ritornello parla da sé: “Pronto Giuseppe Salute signorina, Oh mamma mia, hast du Kapital, Pronto Giuseppe salute signorina, Pizza, Spaghetti, jeden Tag einmal”. Il video del dj austriaco tocca punte da Oscar quando, in vero stile italiano, tenta di abbordare una donna offrendole un cappuccino!

Quest’anno invece non c’è nulla di tutto questo. Forse che tra i cantanti tedeschi è prevalsa la paura dell’avversario italico, bestia nera della Nazionale teutonica? Noi intanto piangiamo l’assenza di questi successi, e ci consoliamo parlando di “Italiagermaniaquattroatre”, delle infinite sfide che s’incrociano sopra quel pallone e della salvezza che può arrivare solo con SuperMario. Hanno già fatto la battuta sull’«unico rigore che piace all’Italia»?

@LeleMichela

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5 commenti

  1. francesco taddei

    l’autore emmanuele michela è il tipico italiano: quando gli altri ci trattano da inferiori è democraticamente contento. quanto a frattini, in tutti gli anni in cui è stato ministro degli esteri la cosa che gli riusciva meglio è indignarsi. nessuno ricorda suoi successi diplomatici di cui ha tratto vantaggio l’italia.

    1. Emmanuele Michela

      Caro Taddei, non s’azzardi mai più a darmi dell’italiano. Il mio cuore è irlandese, sono cresciuto a Guinness e Jameson, e adoro il Trap almeno quanto lei la polemica sterile.

      1. francesco taddei

        può darsi, grazie al cielo non sono perfetto.
        ma a lei non girano i trifogli quando la riempono di stereotipi?

        1. Emmanuele Michela

          Assolutamente. Ma è meglio riderci sopra (come cercavo di fare con questo articolo) e godersi il 2-1.

          1. mariavittoria

            bell’articolo,complimenti! 😉 p,s ,era facilmente intuibile che stavi cercando di non prendere seriamente le cose dette su di noi ,da un popolo inutile come la Germania! è un onore che ci difendano anche gli irlandesi!!! in ogni caso,buona fortuna per i tuoi prossimi articoli!

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