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Ho dei ricordi bellissimi su Gene Hackman (1930-2025), scomparso qualche settimana fa in circostanze tragiche. Intanto, il suo nome è tra quelli di tanti mostri sacri che hanno segnato l’immaginario di decenni di cinema americano e anche il nostro, una certa memoria cinefila. Gente come Robert De Niro, Al Pacino, Dustin Hoffman, Jack Nicholson, Robert Redford, in grado con il proprio carisma di tenere in piedi magari dei filmetti (è il caso di De Niro e del suo ultimo The Alto Knights - I due volti del crimine) oppure di incarnare le più belle pagine di storia del cinema.
Hackman era un gigante e non solo per l’altezza (quasi 190 centimetri), peraltro spesso usata proprio dai registi con cui lavorava.
In uno dei suoi primi film, il capolavoro di un giovane Francis Ford Coppola, La conversazione, Hackman impersona un tecnico delle intercettazioni in un contesto sociale e politico dominato dal Watergate. E tra le varie intuizioni di regia Coppola inserisce il gigante Hackman in stanze s...
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