
Giannino: «Fermare il declino non sarà l’ennesimo partitino»
Già ieri sul sito di “Fermare il declino” Oscar Giannino era stato molto esplicito a riguardo delle voci di un’intesa tra la sua “piattaforma politica” e l’Udc, ma oggi con un’intervista al Corriere della Sera, il giornalista e collaboratore di Tempi, esplicita meglio le sue intenzioni.
MONTEZEMOLO. Giannino, vuol fare l’ennesimo partitino? gli chiedono. «No. Io sono un realista – risponde –, ho fatto per anni politica nel Pri e sono convinto che l’Italia non ne abbia bisogno. Cosa diversa è una piattaforma politica aperta, per valutare se esistano soggetti interessati ad aprire un percorso di rinnovamento profondo. Dopodiché, esiste anche l’ipotesi di dire “ci siamo sbagliati”». Giannino spiega di aver costituito un comitato con ItaliaFutura, l’associazione di Luca Cordero di Montezemolo, con cui farà un convention per fine novembre per prendere «decisioni rispetto alla traduzione politica delle nostre iniziative».
MONTI. Chi al posto di Monti? «A destra non lo vedo – dice Giannino – e nel Pd c’è il problema di Bersani e Renzi. A furia di classi dirigenti che non vogliono metterci la faccia, l’Italia è arrivata dove è arrivata». E sull’idea di un Monti-bis, il giornalista spiega di non esserne un sostenitore: «Per il semplice fatto che mentre per la sinistra non è stato troppo difficile sostenerlo pur di liberarsi di Berlusconi, il Pdl non aveva alternative». «Se Monti non si presenta alle politiche, il rischio che le elezioni siano un torneo inutile diventerà un problema serio».
UDC. Giannino spende parole di apprezzamento per Corrado Passera («ha mostrato che le cose le sa fare») e per Montezemolo («in questi due anni e mezzo è stato abilissimo e se ItaliaFutura esiste non è certo per un gioco di illusionismo»), mentre prende qualche distanza dall’Udc di Casini: «Non abbiamo avuto risposte su quattro questioni di fondo che riguardano la discontinuità in politica economica, le tasse, la spesa e il ricambio di politici inamovibili che sono in Parlamento da vent’anni».
Dice Giannino che inevitabilmente Casini e Montezemolo finiranno per incontrarsi, anche se «Casini non deve illudersi di poter fare da solo. Rischia di restare isolato. Il problema è chi porta i voti e l’equazione non si risolve imbarcando gli indipendenti».
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1 commento
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meglio Giannino che ci capisce, che tecnici,o poeti come il mov.5 stelle,o i vecchi professionisti della politica che grazie a loro stiamo cosi’ bene ,chi dice che non va bene mi fà sospettare.