
Calcioscommesse, archiviazione per Gattuso. Domani la notizia sarà in prima pagina?
E così, alla fine, il caso dello «scommettitore Gattuso», come era stato a suo tempo bollato, è stato archiviato. Il gip Guido Salvini ha disposto l’archiviazione dei reati contestati all’ex centrocampista del Milan che alla fine dell’anno scorso era stato indagato nell’inchiesta sul calcioscommesse. Come si ricorderà, il calciatore, reagendo a un’accusa che gli appariva lunare, se ne era uscito con una frase a effetto: «Se fosse vero, mi ammazzo. Io non so perdere nemmeno una partita con gli amici».
NESSUNA PROVA. Le accuse mosse all’ex nazionale erano di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. Ora, invece, nel decreto di archiviazione, si legge che «non c’è alcun elemento che sostenga le ipotesi di accusa indicate nell’iscrizione nel registro delle notizie di reato, né relazione a un suo coinvolgimento nella manipolazione di alcune partite del Milan, né a una sua partecipazione all’associazione per delinquere al centro delle indagini».
L’ORDINANZA. Una vicenda finita bene ma che, ancora una volta, rivela quanto siano superficiali stampa e magistratura che dovrebbero tutelare gli indagati, non favorirne la gogna. A suo tempo, tempi.it aveva letto le 212 pagine dell’ordinanza (NB: quelle dell’archiviazione sono 19) e aveva trovato più fuffa che sostanza. Illazioni, intercettazioni, ipotesi e niente più. Però, intanto, per tenere viva un’inchiesta il nome di Gattuso era stato speso; però, intanto, vicino alle sue foto appariva il marchio di “scommettitore”; però, intanto, la notizia era sulle prime pagine dei giornali. Ora giunge l’archiviazione. Secondo voi domani sarà in prima pagina?
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10 commenti
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Ma insomma: che c’ha di speciale ‘sto Gattuso?
C’era notizia di reato, è stato iscritto nel registro e quindi giustamente e doverosamente avvisato; all’approfondimento delle indagini è risultato estraneo e quindi prosciolto velocemente da ogni accusa.
Tutto bene, mi sembra non ci sia nessun caso da montare.
Tutto bene per te che, comodo comodo, non eri al posto suo! Tutto bene se non fosse che in una nazione civile con un sistema giudiziario che funziona non si sbatte in prima pagina sui giornali e in televisione un cittadino, dipingendolo come un malfattore e sputtanandolo davanti a milioni di persone, per averlo accusato senza la minima prova del reato che gli si addebita.
Tutto bene se non fosse che in una nazione civile un certo sistema dell’informazione non dovrebbe rimestare consapevolmente nel letame per vendere più copie e così ingrassarsi o per servire alle campagne del proprio padrone a danno di cittadini innocenti anzichè per servire alla verità.
In entrambi i casi chi ha sbagliato non ne risponde perchè in questa nazione la legge NON è uguale per tutti. E anche perchè c’è chi come te che, con grande cinismo, balla allegramente sulle ingiustizie subite sulla pelle degli altri, facendo spallucce perchè non lo toccano.
Fortuna che tu sei uno dei “difensori” dei diritti per tutti, lotti contro ogni ingiustizia, sei contro ogni genere di discriminazione e violenza anche verbale! Solo quando fa comodo e torna utile a quello che interessa a te. E basta.
Io sono un garantista assoluto, tendenzialmente diffidente verso polizia carabinieri e simili.
Quello che non capisco è che cosa abbia di così speciale il caso Gattuso; che sia finito in prima pagina è ovvio essendo un grosso personaggio nel mondo del pallone; per il resto è stato prosciolto in tempi assai veloci per essere in Italia. Va bene riportare la notizia ma per il resto che c’è di speciale?
Ti chiedi che c’è di speciale??? Te lo spiego io. C’è che:
– un cittadino è stato accusato di un reato senza la presenza di prove (era così lampante l’assenza di prove che il Gip ha archiviato direttamente il caso senza nemmeno andare a processo);
– la notizia di reato è subito finita ai mezzi di “informazione” (magari prima di darla in pasto ai pescecani chi di dovere poteva verificare se c’era un minimo di prove);
– certa “informazione” si è ben guardata dal verificare se il reato c’era o meno e ha sputtanato Gattuso in tutte le salse (l’importante era fare i titoli, vendere più copie e ingrassare il padrone) ammorbandoper di più gli italiani con prediche da falsi moralisti ipocriti;
– dopo essere stato sputtanato, il suddetto cittadino ha dovuto attendere DIECI MESI, additato dal solito branco di sciacalli come un mariuolo, perchè qualcuno riconoscesse che lui era innocente e che le accuse mossegli erano tutte aria fritta;
– sempre certa “informazione” ora si guarda bene dal dire che si è comportata in modo indegno sguazzando nel letame a spese di un cittadino innocente e non sente la necessità di scusarsi nè di riparare al male fatto consapevolmente (dimostrando di avere un pelo sullo stomaco fuori dal comune);
– da ultimo, nessuno risponde dei propri errori, confermando che in questa nazione la legge NON è uguale per tutti, e che è bello fare i moralisti pretendendo dagli altri la massima limpidezza mentre ci si comporta al contrario di quello che si predica (della serie “fate quel che dico e non quel che faccio”).
La “fortuna” di Gattuso è che è un personaggio noto, ha i soldi e ha potuto difendersi. Se fosse stato un povero diavolo qualunque sarebbe finito triturato e basta.
Se per te questo genere di vicende è “normale” forse dovresti rivedere la tua personalissima idea di garantismo! A me pare più la “Legge del tritacarne” dove la carne è, ovviamente, sempre quella degli altri.
Sono abbastanza d’accordo, a parte il punto sull’informazione.
Dico appunto, e non ne sono affatto contento!, che trattasi di normalità. Fra l’altro una piena soluzione nell’arco di 10 mesi rappresenta un’eccezione positiva.
Semplicemente non capisco perché Tempi ne faccia un caso esemplare; il caso-gattuso mi sembra appunto normale, e forse perfino meglio gestito e risolto di altri.
Più che di normalità parla pure di indecente anormalità!!! E Tempi ne dà notizia perchè si tratta di un altro lampante esempio delle inqualificabili storture che, facendo danni gravissimi, affliggono da anni ambiti delicati e vitali della nostra società come quelli di giustizia e informazione.
Ma soprattutto non comprendo il tuo approccio serafico e giustificatorio, se si considera la tua tendenza a stracciarti sempre le vesti e a gridare allo scandalo in altre circostanze.
Non mi sembra di essermi stracciato le vesti ne gridato allo scandalo. Di solito uso argomentazioni complesse, e magari qualche battuta.
Per me il caso-gattuso rimane una eccezione positiva, per come e per i tempi in cui si è risolta, in un sistema che ha tanti problemi.
Non vorrei invece che questo caso venisse utilizzato da tempi.it per tutt’altri fini, e cioè non criticare il sistema giudiziario per le sue varie inefficienze – fra l’altro in gran parte ascrivibili a ragioni esterne quali la mancanza di risorse adeguate e la confusione fra le norme con responsabilità tutta politica – quanto demonizzare la magistratura perché sta prendendo una serie di decisioni su temi etici che non piacciono ai cattolici.
Ora capisco il tuo approccio così serafico e giustificatorio!
Tu dici: se un cittadino inizia a rendersi conto che nella magistratura c’è chi prende lucciole per lanterne – o ad esempio vede prove di reato che non ci sono – lo stesso potrebbe pensare anche che allo stesso modo sono state partorite certe sentenze creative (dove il magistrato non ha fatto rispettare una legge dello Stato, come suo compito, ma ha di fatto creato una nuova legge, attribuendosi poteri legislativi che NON gli sono invece attribuiti dalla Costituzione).
Questo potrebbe intralciare alcune manovre in atto e far riflettere molti. Quindi meglio sorvolare e fingere che non sia accaduto, tralasciando temporaneamente diritti e garantismo assoluto.
Perdonami, ma allora il tuo non è “garantismo assoluto”, è solo il sacrificare la giustizia e la dignità delle persone ai tuoi interessi particolari e raggiungere i tuoi scopi sulla pelle degli altri. Molto esplicativo di un atteggiamento.
P.S. Mi chiedo come fai a dire che le ragioni di questa cosiddetta “inefficienza” (termine che scegli per non dover usare la parola ingiustizia) sono esterne: perchè è stato spiccato l’avviso di garanzia a Gattuso se, da quello che si legge, sarebbe acclarato che non esiste alcuna prova a supporto delle ipotesi di accusa nei suoi confronti?
No, sto dicendo il contrario. E cioè che pur con molti problemi, in gran parte di causa esterna al sistema giudiziario, ci sono molte garanzie che in questo caso hanno dimostrato di funzionare bene ed in tempi relativamente veloci, per lo meno rispetto alla media.
Il fatto che un magistrato abbia valutato ed “acclarato” cose diverse da quelle inizialmente ritenute da un altro magistrato indica proprio che il sistema ha garanzie e sistemi interni di autotutela e di tutela del cittadino. Funzionano sempre e bene? Certo che no! Ma ci sono e almeno in alcuni casi, non so valutarne la percentuale, funzionano.
Sul resto: non voglio sorvolare nulla, non a caso il primo commento su questo articolo è mio.
Il dubbio sulla reale funzione dell’articolo mi è venuta proprio dall’affermazione non mia ” Tempi ne dà notizia perchè si tratta di un altro lampante esempio delle inqualificabili storture che, facendo danni gravissimi, affliggono da anni ambiti delicati e vitali della nostra società come quelli di giustizia e informazione.” Che c’entra con Gattuso? Assolutamente nulla.
Davvero chiedi che c’entra con Gattuso???
C’entra che Gattuso fa parte del gruppo numeroso di quelli che sono finiti nel tritacarne mediatico-giudiziario pur essendo innocenti:
– accusato, ci dicono senza prove;
– messo alla gogna da giornalisti interessati (non alla verità ma solo alle tirature);
– lasciato nella belletta nera per quasi un anno;
– poi scagionato in punta di piedi, senza che chi lo ha messo in quella situazione e chi ha gridato ai quattro venti di fronte a milioni di italiani la sua disonestà avesse avuto poi almeno il buon gusto di scusarsi (non dico di rispondere di quello che fatto o detto, almeno scusarsi).
E tu dici che non c’entra nulla???
La reale funzione dell’articolo per Tempi la dovresti chiedere a Tempi.
Io dico che una notizia così mostra ancora una volta che ci sono aspetti in ambiti delicatissimi della convivenza civile quali giustizia e informazione che non funzionano, che provocano danni gravissimi a persone innocenti, di cui nessuno risponde mai e sui quali sarebbe opportuno riflettere e intervenire quanto prima.
Tu invece ti sei sentito in dovere di negare l’evidenza delle tante ingiustizie che si ripetono sotto i nostri occhi, buttando alle ortiche senza troppe remore diritti e garantismo, solo perchè così credi in qualche modo di “proteggere” le sentenze creative di alcuni magistrati funzionali ai tuoi interessi particolari che solo tu ritieni minacciate.
Questo è il solo senso dei tuoi interventi, dal primo all’ultimo. Sono certo che se questa ingiustizia avesse toccato te o qualcuno a te caro saresti di tutt’altra opinione.