Basta con la secolare tradizione della serenata: è sessista

Di Redazione
22 Maggio 2015
L'annuale gioco fra gli universitari di Passau è stato vietato perché «la donna è equiparata a una preda». «Allora proibiamo anche Giulietta e Romeo»

serenata-shutterstock_216571423Stralci di un articolo apparso su Italia Oggi (…) Ieri, a Passau, è finita una tradizione secolare. Durante la Sportfest, gli studenti non si limitavano a sfidarsi alla corsa o nel salto in alto, nel lancio del disco e del giavellotto. Si misuravano anche nella scalata alla Fensterln, la finestrella dell’amata. Prova complicata da ostacoli svariati. Chi era il più veloce, il più ardito nel giungere fino alla fanciulla desiderata? La Gleichstelungsbeauftragte, non vi spaventate per la lunghezza, significa l’incaricata per la parità dei generi, ha trovato che la tradizione fosse chiaramente sessista: la donna è equiparata a una preda da catturare, un po’ come il coniglio o la lepre di pezza dietro cui corrono i levrieri nei cinodromi.

(…) La scalata alla finestrella di Passau, prevista in programma ieri, non era una stramberia moderna ma una pratica antica. Il Ring Christlich-Demokratischer Studenten, l’associazione degli studenti cristianodemocratici, e la Ju Niederbayern, l’associazione studentesca della Bassa Baviera, martedì hanno protestato con sdegno: «La decisione dell’ateneo è una vergogna per la nostra patria, in nome della parità sessuale si trascina nella spazzatura la tradizione bavarese per uno stile di vita gioioso». Il professore di diritto Holm Putzke ha dichiarato alla Passauer Neue Presse che la serenata e annessa scalata «sono ben lontane dall’offendere le donne, allora proibiamo anche Giulietta e Romeo».

Il rettore, Burkhard Freitag, difende l’incaricata della parità dei generi: «Ha agito in modo giusto e competente». Ma sono intervenuti anche i politici. Il primo ministro, il cristianosociale Horst Seehofer, ammonisce: «Il motto della Baviera è: vivi e lascia vivere. Non bisogna immischiarsi sempre in tutto. E la ragazza dietro la finestra non è un oggetto. Può sempre aprire le persiane, oppure no». Le proteste hanno finito per spaventare le autorità universitarie. La portavoce dell’ateneo, Katrina Jordan, ha assicurato che «la gara non è stata abolita per sempre, ma dovrà essere praticata in una forma che garantisca la parità». Come? Anche le donne dovrebbero arrampicarsi fino alla finestra per sedurre i giovanotti. «Ma», ha aggiunto Katrina, «la gara dovrà svolgersi in forma privata e non sotto l’egida dell’università». Much Ado About Nothing, Viel Lärms um nichts, molto rumore per nulla? Shakespeare invitava nella sua commedia: «Sigh no more, ladies, non più sospiri belle dame, fra giochi e risa mutate l’intimo rovello in un ironico bel ritornello». Temo di aver sbagliato citazione. Sir William era un inguaribile macho.

Foto serenata da Shutterstock

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8 commenti

  1. Alice

    Ma non è un discorso che regge.
    Se la serenata è ok perché ricorda Giulietta e Romeo allora anche una tredicenne che si sposa deve essere ok perché c’è in quel libro. Non è questione di roghi di libri, è questione di capire cosa è o non è accettabile nel nostro mondo, cosa invece è meglio lasciare ai tempi di Shakespeare.
    (Nel caso qualche animo romantico se lo fosse perso: Giulietta ha tredici anni).
    E anche le donne possono volere fare sentire speciali i loro uomini, non deve essere una cosa a senso unico.

  2. Alice

    Ma lo sapete che Giulietta Capuleti aveva tredici anni???
    Spero che se ne ricordino tutti gli animi romantici che sospirano per l’Amore come era ai tempi di Shakespeare.
    Adesso le tredicenni non si sposano perché le cose sono cambiate ma a quei tempi bastava avere le mestruazioni per potersi sposare (o essere fatte sposare a uno sconosciuto perché così voleva il padre). Non sospirate più d’amore?
    Questo non vuol dire che dobbiamo bruciare “Giulietta e Romeo” perché dice cose oggi improponibili: dobbiamo analizzarlo e capirlo, entrare in dialogo con il libro. Di certo non vuol dire nemmeno che se troviamo una cosa scritta in quel libro è ok farla perché “sono le nostre tradizioni”.
    I rapporti fra uomo e donna oggi sono molto diversi da quelli di cinquecento anni fa (almeno in Europa: ci sono altri paesi in cui i padri mandano le figlie giovanissime, a volte ancora bimbe, in sposa a mariti padroni e tutti noi sappiamo che in quei posti le ragazzine non hanno diritti).
    E questo cambiamento culturale ha portato di conseguenza cambiamenti nelle rappresentazioni. Sapete che le donne hanno una cosa incredibile che si chiama diritto di scelta e che possono addirittura essere loro a prendere l’iniziativa, invece di aspettare che il Principe azzurro si accorga di loro? Magari rischiando che non si accorga mai di loro? O pensate che se una ragazza invita qualcuno che le piace a bere un caffè o vedere un film insieme sia il suicidio dell’Amore Romantico?
    (Peraltro nessun poeta o quasi ha cantato sua moglie. Montale lodava la sua donna chiamandola Mosca perché era cieca. L’apoteosi del romanticismo. Non sarà perché tanti uomini hanno problemi a rapportarsi a donne concrete, alle loro mogli, e sognano esseri fantastici invece? È comoda la torre, perché se ci metti lì la tua bella puoi fantasticare e immaginarla come vuoi tu invece di parlarle e conoscerla)
    Ci è arrivata pure la Disney che le ragazze di oggi non vogliono fare la bella che sta nella torre e viene scelta e raggiunta dall’amato (che certe volte non è molto virtuoso: in alcune versioni della favola il principe della Bella addormentata la violenta e la mette incinta mentre lei ancora dorme). E infatti la Raperonzolo della Disney è una ragazza che riesce a uscire dalla torre e impara a affrontare il mondo con il suo coraggio, la sua intelligenza e il suo cuore. Di certo e più attiva di altre principesse della Disney (Cenerentola e Biancaneve) e questo perché il modo di vivere delle bambine e ragazze ora è molto diverso. Oggi le ragazze scelgono la libertà di scendere dalla torre, di vedere il mondo per poterlo conoscere e essere protagoniste della loro vita, con magari al fianco un uomo degno di essere loro compagno.

  3. Carolina

    Mi ricordo una discussione in un gruppo di studenti tanti anni fa. Uno era tornato dalla Baviera, dove diceva di avere ricevuto uno schiaffo da una tedesca perché l’aveva chiamata “Fraeulein” invece di “Frau” (signorina invece di signora). Non ho mai capito se fosse una leggenda metropolitana o la bavarese l’avesse schiaffeggiato sul serio. Comunque il problema è: certo, puoi pretendere che dopo i 16 anni tutte le donne siano chiamate “signora” e non siano discriminate per lo stato civile, ma non minacciando chi non lo fa a suon di schiaffi. La violenza non è mai giustificata.

  4. giuseppe

    Il fare la serenata era una volta l’espressione poetica e popolare per cantare le bellezze e le qualità della donna che era l’oggetto dei sogni di un cuore immamorato. Come si fa a non capire questo? Oppure la dimostrazione che l’uomo compie nel cercare di superare difficoltà e ostacoli per dare una certezza alla donna che ama, è forse maschilismo, prevaricazione sessista, voglia di mostrarsi superiore alla donna?!!!
    Certi poveri di spirito e di intelligenza, uomini o donne che siano, che vanno dietro alle stupide ideologie correnti, credendo di essere moderni e all’avanguardia (di che?) non capiscono che la modernità, o pseuda avanguardia, se non ha le sue radici nella cultura e tradizioni del passato è costruire sul vuoto, senza fondamenti. Di tutta questa presunzione il tempo farà giustizia, e quello che è peggio per loro sarà il vuoto nella loro vita. Questo genere di fanatici sono solo da compatire!.

    1. Alice

      Giuseppe, se permette una confidenza da una donna: non siamo solo oggetti da desiderare e lodare, ma anche soggetti che provano desideri. In una relazione il fare sentire bene l’altro, le gentilezze, le piccole attenzioni, dovrebbero essere reciproci. Ci sono donne che amano essere lodate e fare le “principesse”, e essere oggetto di attenzioni. Ma al giorno d’oggi ci sono anche donne che vogliono avere un rapporto che non sia a senso unico in questo modo.
      Sono tutte scelte legittime, e l’importante è che in una coppia ci si rispetti.
      Io preferisco avere un rapporto paritario, che non vuol dire che proibisco al mio fidanzato di lodarmi e essere premuroso eccetera, ma che anche io faccio queste cose per lui, perché anche a me dà soddisfazione farlo sentire amato.

  5. ANGELO

    basta con queste ridicole serenate e con la ”donna preda”. un bel ” A STRONZAAAA” e sia finita.

    1. xyzwk

      Quando si dice la classe non è acqua!!!!

      1. giovanna

        Angelo, sono d’accordo con te !
        E’ il livello cui agognano certe femministe da strapazzo, purché sia reciproco, certo, e la vita diventa grigia, grigia, grigia e piena di solitudine.

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