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Architettura – Record di visitatori per le aperture straordinarie di Open House Roma

Di Amedeo Badini
19 Maggio 2014

Più di 50’000 visitatori, 200 siti architettonici aperti, oltre 350 volontari: sono i numeri dell’edizione 2014 di Open House Roma. Si tratta dell’edizione romana di un evento nato nel 1992 a Londra e che si è affermato ovunque nel mondo nel corso degli anni, fino a contare 23 città. L’obiettivo è quello di aprire al pubblico luoghi generalmente chiusi, usati come sedi istituzionali o come uffici, oppure residenze private, ma che hanno tutte il comune denominatore di parlare un linguaggio architettonico significativo, rivoluzionario e innovatore. Si va da antichi palazzi barocchi alle rovine romane, a nuovi e moderni grattacieli a biblioteche moderne ed efficienti, da edifici razionalisti a complessi esperimenti urbanistici. Il tutto, presentato con passione ed energia da un esercito di giovani ed esperti volontari e conoscitori della materia. Un evento gratuito,  e che per sostentarsi organizza iniziative di tutti i generi, tra cui una campagna di crowdfunding e dell’oggettistica brandizzata.

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L’obiettivo è mostrare il patrimonio storico, con un occhio di riguardo a quello moderno e contemporaneo. E non solo. <<Il nostro intento – racconta  il direttore Davide Paterna – è far visitare anche i cantieri della città in trasformazione e i luoghi in disuso che aspettano una riqualificazione>>. E questo <<per stimolare la nascita di una comunità consapevole delle criticità del luogo in cui vive, ma anche degli interventi necessari per migliorarlo>>. E in effetti sono iniziative come queste che permettono una conoscenza sapiente di ciò che ci sta accanto ogni giorno. I numeri lo dimostrano. La prima edizione, nel 2012, fece 25.000 visitatori, diventati 35.000 nel 2013, e quest’anno si è raggiunto un grande successo.

Nella gallery vi illustriamo quello che abbiamo personalmente visitato nei due giorni del 10 e 11 maggio, luoghi ricchi di fascino. Ma soprattutto colmi di amore e passione per quel bene comune che si chiama architettura e paesaggio, concetti che vanno difesi, e appresi, ogni giorno. In primo luogo dai privati cittadini.

@Badenji

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