Una applicazione promette la resurrezione. Del tuo profilo twitter

Di Elisabetta Longo
21 Febbraio 2013
Lives on calcola un algoritmo dei gusti dell'utente, e se decesso, continua a postare. Anche Dead social e If i die propongono cose simili.

«Anche se il tuo cuore ha smesso di battere, tu potrai continuare a twittare». No, non è un macabro scherzo, ma il claim di presentazione di una nuova app, che permetterà agli utenti Twitter di continuare a scrivere dall’aldilà. Liveson (continua a vivere) verrà lanciato a marzo, anche se è un paio d’anni che gli sviluppatori ci stanno lavorando. Per funzionare, e continuare ad aggiornare in automatico il profilo, si basta su un algoritmo, che calcola una media di tutti gli interessi, status precedenti, hashtag, modo di scrivere, per arrivare a un probabile status nuovo. Mettiamo caso che l’utente fosse un appassionato di previsioni del tempo, Liveson aggiornerà il profilo twitter parlando della pioggia.

SEMPRE CON VOI. Uno dei creativi che ha messo a punto il progetto, Dave Bedwood, è ben conscio che tale applicazione farà scuotere la testa a molti, e provocatoriamente risponde che «la criogenetica costa una fortuna, mentre questo è un modo molto più economico per avere il vostro caro ancora tra voi». Fantascienza oltre il grottesco, insomma, che parte tristemente dalla storia vera di una coppia. Lei non riusciva ad accettare che l’altro non ci fosse più, per questo continuava ad aggiornare i suoi vari profili social, per illudersi di poter parlare ancora con lui.

SE MORISSI. Liveson non è il primo esperimento di questo tipo; l’anno scorso è stato lanciato il sito Dead social, che permette di mandare a tutti i contatti Facebook o Twitter un messaggio di avvenuta morte. Cosa simile se lo propone If i die, dove invece si può postare un filmato artigianale su cosa si vorrebbe  accadesse in caso di morte.

 

 

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