
La Madonna del Ghirlandaio, madre dell’amore

In occasione del mese Mariano, maggio per il mondo cattolico, la Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter Mainetti, presenta il dipinto Madonna con il Bambino, San Giovannino e Angeli della metà del XVI secolo, appartenente alla sua collezione di dipinti antichi.
Il dipinto fu realizzato da Michele Tosini, artista del XVI secolo, che decise di farsi chiamare anche con il nome del suo grande maestro, Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, uno dei più grandi artisti dei primi anni del Cinquecento, grande amico e coetaneo di Raffaello Sanzio, da cui prese grande ispirazione.
Pertanto, l’opera è un’importante testimonianza della scuola fiorentina, che nel riprendere l’iconografia trecentesca della Madonna dell’Umiltà, già aggiornata nel dipinto su tavola perduto di Andrea del Sarto, descritto da Vasari, intitolato “Madonna Corsini”, fa emergere lo spirito innovatore della nuova società. Infatti, nella prima metà del Cinquecento a Firenze, dopo la predicazione di Girolamo di Savonarola, che aveva duramente affermato la laicità delle arti, ritorna una produzione artistica religiosa carica di affetti e di sensibilità interiore.
Sacro e familiare
In quest’opera, come nella Madonna Corsini, dietro una scena di profonda sacralità si cela un sentimento di affetto quasi familiare. La Madonna diviene simbolo di una maternità dolce, soffusa e insieme solenne. La Vergine è seduta sotto un baldacchino, tema tipico della pittura fiorentina, il cui drappo è sostenuto da un angelo a sinistra, altri due sono a destra, mentre tiene seduto in grembo Gesù, e San Giovannino, tenendole il braccio destro, le sta sul fianco quasi chiamandola.
Lo sguardo di Maria è immerso in un pensiero profondo, che sembra meditare sui rapporti familiari, il suo braccio da un lato sostiene Gesù, ma insieme la sua gestualità si apre all’accoglienza in una più ampia coralità. Qui è rappresentata la Madre, a cui l’umanità chiede protezione, nella ricerca di un abbraccio materno che sempre è concesso. Come nelle preghiere che si rivolgono alla Madonna di Fatima, “Volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi”, il suo sguardo materno non è rivolto solo a Gesù, ma a chi le chiede aiuto.
La Madre dell’amore
Claudio Strinati racconta il dipinto Madonna con il Bambino, San Giovannino e Angeli di Michele Tosini, detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, nella seconda puntata della serie web “Dieci capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli”, con il titolo “La Madre dell’Amore”, con regia e musica originale di Federico Strinati.
Valentina Nicolucci è Curatrice per l’Archeologia Fondazione Sorgente Group
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