Soprannominata dalla Cbs, nel 1966, «la suora più veloce del West», Suor Blandina, quasi cinquant’anni dopo, è la prima aspirante santa del New Mexico. Al secolo Rosa Maria Segale, Blandina visse la sua giovinezza e compì la sua missione nel “selvaggio west”, ai tempi di pistoleri e banditi, e morì nel 1941. La scorsa settimana l’arcidiocesi di Santa Fe ha annunciato che il Vaticano ha dato il via alla sua causa di beatificazione.
SUOR BLANDINA. Blandina, figlia di due emigrati italiani, prese i voti a diciotto anni e dedicò tutta la sua vita alla carità. Convertì centinaia di uomini e donne, portando Dio anche agli indiani e ai banditi. Fu una delle fondatrici dei primi ospedali e scuole del New Mexico. Lungo la frontiera americana, dove la “legge degli uomini”, fra duelli e linciaggi, faticava a radicarsi, lei applicò efficacemente quella divina, aprendo scuole, ospedali e orfanotrofi. Solcando i sentieri polverosi del West, assistette gli ultimi e tenne testa a fuorilegge, truffatori e arraffoni, campando fino a novantun’anni. Le sue ultime parole, ha ricordato l’arcidiocesi di Santa Fe, furono «Gesù» e «Madre».
LA SUORA PIÙ VELOCE DEL WEST. Suor Blandina non faceva “parlare” le pistole, ma le opere. Dopo aver insegnato per dieci anni nei paesi di Steubenville e Dayton, fu mandata in missione nei territori occidentali appena acquisiti dagli Stati Uniti. A ventisette anni, nel 1872, cinque anni prima della creazione dello Stato del Colorado, era nella città mineraria di Trinidad, a impartire l’istruzione elementare ai figli dei poveri. Dopo aver salvato un uomo dal linciaggio e aver avuto i primi contatti con i banditi che infestavano le praterie della zona, nel 1873, la Superiora decise di trasferirla a Santa Fe. Lì, nonostante la scarsità dei mezzi, contribuì a buttare le fondamenta delle prime scuole e dei primi ospedali della contea. Continuò a visitare i lavoratori dei cantieri e delle miniere e i detenuti nelle prigioni. Difese anche i nativi americani dall’usurpazione della terra da parte dell’esercito. Nel 1897, Blandina fondò il Santa Maria Institute, a Cincinnati e, tre anni dopo, ad Albuquerque, il Saint Joseph Hospital. Durante la sua missione non si stancò mai di costruire e fare opere di bene. Passò gli ultimi anni della sua vita ad aiutare le comunità di immigrati italiani a Cincinnati.
BILLY THE KID. Leggenda vuole che Blandina avesse abbastanza fegato da tener testa a banditi del calibro di Billy the Kid e disperdere folle di linciatori. Appena ventiduenne, salvò il padre di un suo allievo dall’esecuzione sommaria, arrivando alla prigione in cui era detenuto per aver ferito un uomo, prima che i concittadini lo prelevassero per impiccarlo. Insieme allo sceriffo, sotto gli occhi dei linciatori, Blandina portò l’uomo dalla vittima del suo crimine. Quello, in punto di morte, lo perdonò. Saputi i fatti, la folla si disperse e il criminale fu portato davanti al giudice legittimo.
Noti sono soprattutto i suoi incontri con Billy the Kid. Stando alla sua corrispondenza (raccolta nel libro At the end of Santa Fe trail) e ad altre testimonianze, i due si conobbero a Trinidad. Un giorno, la suora più veloce del West venne a sapere che Billy stava arrivando in città per levare lo scalpo ai quattro medici che si erano rifiutati di curare uno dei suoi compagni di brigata. Saputolo, andò dal bandito e gli salvò la pelle. Quando Kid arrivò in città, Blandina gli si parò innanzi. Lui la ringraziò di aver guarito l’amico. Lei gli chiese di rinunciare ai suoi piani violenti. Kid rimase di stucco e si astenne dal fare lo scalpo ai quattro medici. Ha raccontato l’arcivescovo di Santa Fe, Michael J. Sheehan, che il ragazzino senza legge e senza Dio, rivide Blandina di nuovo, qualche anno dopo il primo incontro. Insieme alla sua banda, aveva avvicinato una diligenza sulla quale Blandina viaggiava con alcune consorelle. Non appena Billy la riconobbe, invece di derubarla, si toccò il cappello con la mano sinistra, e cavalcò via.