Papa Francesco, nell’omelia oggi alla messa a casa Santa Marta, ha commentato le parole di san Paolo che, parlando dei cristiani come figli della luce e non delle tenebre, «fa una catechesi sulla parola». «Lo dice Paolo: “Fatevi imitatori di Dio: camminate nella carità; camminate nella bontà; camminate nella mitezza”. “Siate misericordiosi – dice Paolo – perdonandovi a vicenda, come Dio ha perdonato voi in Cristo. Fatevi, dunque, imitatori di Dio e camminate nella carità”, cioè camminate nella misericordia, nel perdono, nella carità. E questa è la parola di un figlio della luce».
DIO NON AMA I TIEPIDI. Esistono, ha proseguito il Pontefice, «cristiani luminosi, pieni di luce che cercano di servire il Signore con questa luce». Ma ci sono anche «cristiani tenebrosi che conducono una vita di peccato, una vita lontana dal Signore». Esiste, infine, «un terzo gruppo di cristiani, che non sono né luminosi né bui. Sono i cristiani del grigio. E questi cristiani del grigio una volta stanno da questa parte, un’altra da quella. La gente di questi dice: “Ma questa persona sta bene con Dio o col diavolo?”. Sempre nel grigio. Sono i tiepidi. E questi Dio non li ama. Nell’Apocalisse, il Signore, a questi cristiani del grigio, dice: “Perché sei tiepido – così del grigio – sto per vomitarti dalla mia bocca”. Il Signore è forte con i cristiani del grigio, perché la loro testimonianza cristiana è una testimonianza che alla fine semina confusione, semina una testimonianza negativa».
Infine papa Francesco ha esortato i fedeli a comportarsi come figli della luce così da poter «fare un passo avanti per incontrare il Signore».