Con buona pace delle fanfare mediatiche, che premiano Oscar Pistorius per essere il primo disabile a partecipare alle Olimpiadi, è però necessario mettere i puntini sulle “i”. Ci sono, in realtà, molti esempi precedenti di atleti disabili che hanno gareggiato con i normodotati, e hanno combattuto per posti di prestigio in competizioni che li hanno visti fisicamente svantaggiati. Non c’è bisogno di andare troppo lontano per trovare esempi. Si pensi che nel 1996, ad Atlanta, l’italiana Paola Fantato gareggiò nella gara di tiro con l’arco dalla sua sedia a rotelle. Nel 2000, invece, la statunitense Maria Runyan, cieca e cinque volte oro alle Paraolimpiadi, riuscì a conquistarsi l’ottavo posto nella corsa da 1500 metri.
Quest’anno, insieme a Oscar Pistorius e alla tennistavolista polacca Natalya Partika, i selezionatori del Sud Africa hanno permesso a Natalie Du Toit di giocarsi un’altra chance per raggiungere Londra. È l’ultima occasione di partecipare a una gara olimpionica in generale, visto che ormai la pluripremiata campionessa – ad Atene e a Pechino, la sudafricana ha conquistato l’oro nei 50, 100 e 400 metri stile libero, nei 100 metri a farfalla e nei 200 misti – ha già 28 anni, e alle prossime competizioni ne avrà 32. Londra 2012 vuole essere il culmine di una carriera inaspettata, dopo che nel 2001 la nuotatrice perse la gamba sinistra a seguito di un gravissimo incidente stradale.
Sicuramente ammessa alle Paraolimpiadi, Natalie combatterà per conquistarsi un posto nelle competizioni con le atlete normodotate. E non sarebbe la prima volta. Sempre a Pechino 2008, infatti, l’atleta sudafricana si qualificò per le Olimpiadi di nuoto, nella gara di 10 chilometri in acque aperte. Alla finale parteciparono 25 nuotatrici con entrambe le gambe. Natalie è arrivata sedicesima. Nella mente dei più accaniti fanatici dei risultati olimpici non può non aver fatto capolino il ricordo di George Eyser, il tedesco naturalizzato americano che nel 1904 a St. Louis vinse tre ori nel volteggio, nell’arrampicata sulla corda e nelle parallele, due argenti nella combinata individuale e nel cavallo con maniglie, e un bronzo nella trave. Perché anche George, al posto della gamba sinistra, aveva una protesi in legno.