La Buona Scuola sarà finanziata anche tagliando le spese per università e ricerca? A riferirlo è il Sole 24 Ore, che oggi spiega: «Il miliardo che serve nel 2015 ad assumere gli oltre 148 mila docenti precari sarà finanziato anche dallo stesso ministero dell’Istruzione. Con una partita di giro tra tagli di spesa e nuove risorse che potrebbero arrivare in legge di Stabilità». Una «sforbiciata», spiega il quotidiano di Confindustria, che per i settori università e ricerca «potrebbe aggirarsi sui 400 milioni».
400 MILIONI. A pagina 34 il pdf la Buona Scuola aveva già spiegato che il prezzo da pagare per debellare la “supplentite”, ovvero per assumere i 148 mila precari della scuola, come auspicato dal premier Renzi, sarebbe stato pari a 3 miliardi di euro, di cui uno da trovare entro la fine del 2015, ma che poi, dopo dieci anni, sarebbe stato destinato a salire a 4,1 miliardi per effetto degli scatti di stipendio. Ora si scopre che più di un terzo di quel miliardo (400 milioni di euro) potrebbe essere reperito colpendo «le dotazioni relative all’università e alla ricerca. L’idea – spiega il Sole 24 Ore – è quella di spalmare i tagli su più voci per non entrare sui costi vivi puntando sulla razionalizzazione dei consumi intermedi e l’efficientamento. Nel mirino dovrebbero finire comunque sia il fondo (Foe) che ogni anno finanzia con 1,6 miliardi i 12 enti di ricerca pubblici – dal Consiglio nazionale delle ricerche all’Agenzia spaziale fino all’Istituto di fisica nucleare –, sia il fondo delle università (il Ffo) che quest’anno vale in tutto 7 miliardi».