
«Ma ‘ndo vai?». Parlare con le mani è un’arte tutta italiana. Il [link url=https://www.tempi.it/italiani-new-york-times-video-gesti-mani#.UdGgOT5Ort4]video[/link] del New York Times
Perché gli italiani gesticolano? Se lo chiede l’autorevole New York Times, che prova a fornire qualche spiegazione sull’arte della conversazione italiana, tutta chiacchiere e movimenti frenetici di mani. In un video pubblicato sul sito internet della testata americana una professoressa italiana tenta di spiegare l’origine di certi gesti: «In passato nelle affollate città del meridione era in atto una specie di competizione per accaparrarsi l’attenzione durante le conversazioni». I gesti usati dai nostri avi hanno attraversato le epoche e sono rimasti nel linguaggio comune. Gesticolare fa parte del nostro Dna perché, come dice una simpatica signora nel video, «non tutto si può dire e il linguaggio delle mani ci aiuta a far capire agli altri ciò che pensiamo».
PARLARE CON LE MANI. Gesticolare è naturale per gli italiani e raramente ci accorgiamo di utilizzare così di frequente le mani durante la conversazione. Così capita spesso che molti stranieri ci guardino con curiosità e un pizzico di circospezione mentre parliamo con un linguaggio unico al mondo. Usiamo le mani per insultare qualcuno, per fargli un complimento, per attirare l’attenzione, per promettere qualcosa o per supplicare qualcuno. Esistono più di duecento modi diversi di “parlare con le mani”, tutti rigorosamente italiani, come il gesto stringere le dita della mano e muovere il polso avanti e indietro per rivolgere al proprio interlocutore un poco carino: «Ma ‘ndo vai?». Un italiano potrebbe ridere o arrabbiarsi, molto dipende dal grado di confidenza della conversazione, ma di sicuro spagnoli, russi, tedeschi, americani o inglesi non farebbero altro che guardarci con tono interrogativo.
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4 commenti
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razzisti.
Interessante e simpatico video, da non far vedere però ai parrucconi della bce e del fmi, altrimenti applicano una tassa sui gesti con le mani,in nome dell”austerità” e con la scusa del “lo vuole l’ Europa!”.
e’la stessa cosa che mi son sempre chiesta anch’io pur non essendo straniera.
E’ la stessa cosa che mi sono sempre chiesta anch’io pur non essendo straniera.