Se i cardinali dovessero “twittare” dall’interno del Conclave notizie segrete «incorrerebbero in gravi sanzioni», fino alla scomunica. In ogni caso i cardinali non potranno entrare in Conclave con il telefono cellulare, che «verrebbe confiscato». È quanto ha detto stamane, con un po’ di ironia, monsignor Juan Ignacio Arrieta, segretario del Pontificio consiglio per i testi legislativi, in un briefing sul conclave in Vaticano.
Arrieta ha spiegato ancora che le sanzioni sono molto pesanti e sono previste dalla Costituzione apostolica “Universi dominici gregis”, il testo che regola l’elezione del Pontefice. «Ci sono più scomuniche latae sententiae (cioè immediate e automatiche, ndr) previste in questo documento che in tutto il codice di diritto canonico», ha detto il canonista.