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Mio caro Malacoda, come sai, noi diavoli non siamo in nulla originali. Non lo è la nostra natura. In realtà neanche “siamo”, la nostra sostanza non consiste, siamo la negazione dell’essere, del bene, del bello. E quindi anche il metodo lo usurpiamo al Nostro Nemico. Hai presente quando si facevano i temi a scuola, che “si copiava in bella”? Ecco, noi “copiamo in brutta”. Il Nemico ha una modalità dimostrativa della sua esistenza basata su un’esperienza sintetizzabile nella dinamica del segno: un’esperienza reale che rimanda ad altro, una realtà il cui senso è un’altra realtà. Si basa su questo metodo l’insinuazione che il Nemico fa della positività dell’essere.
Ecco, il nostro modus operandi è sporcare questo percorso, e possiamo farlo separando il significante dal suo significato. Se nell’esperienza comune dell’umanità una cosa è sempre stata un invito a guardare “oltre”, noi dobbiamo creare le condizioni perché quello sguardo si carichi di timore, di paura e l’oggetto in questione di...
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