
La preghiera del mattino (2011-2017)
Repubblica fa uno spottone alle magliette di Sisley firmate Milo Manara
IN EFFETTI NON SI VEDE PIÙ IN GIRO. Berlusconi è il mandante per come è stata ridotta la città, che non è più la città di Leonardo da Vinci.
Adriano Celentano, la Repubblica
MA GUARDA UN PO’. Perché è stata creata quest’immagine del tavolo? Cosa è, una metafora? No, in tutte le direzioni aziendali e manifatturiere, amministrative e politiche c’è veramente un tavolo nel salone delle riunioni, tavoli ovali lunghi decine di metri con tutte le sedie attorno.
Giorgio Bocca, la Repubblica
PREMIO CHISSENEFREGA. Dino Buzzati era solito ricordare a Giorgio Bocca che lui e tanti milanesi adottivi si ritrovavano in mezzo alla nebbia mentre nelle loro città d’origine vedevano ogni mattina le montagne imbiancate di neve.
Didascalia della Repubblica
ANCH’IO. Sgarbi: “Rinuncio a Raiuno per 3 milioni”.
Titolo del Fatto quotidiano
SARÀ UN’OPERAZIONE LUNGA. Bologna, la sinistra rispolvera la carta del buongoverno.
Titolo della Repubblica
CAUTO OTTIMISMO. Nel pianeta connesso e nell’era digitale non c’è più posto per gli abusi. Ai tempi di Facebook e Twitter è scomparsa la divisione fra i fortunati occidentali, nei paesi civilizzati e rispettosi dei diritti umani, e le masse dimenticate nelle terre della prepotenza.
Giampaolo Cadalanu sul rapporto di Amnesty International 2011, la Repubblica
E ORA SI TROMBA. L’Aids non è più una maledizione. La malattia che ha devastato le ultime due generazioni, l’incubo che negli anni Ottanta aveva spezzato il sogno della festa sessuale senza fine, si scrolla finalmente di dosso l’orribile etichetta di condanna ineluttabile.
Angelo Aquaro, la Repubblica
MI RICORDA QUALCOSA. Quando Clinton giurò in tv a milioni di americani di non avere avuto una relazione sessuale con «quella donna, Miss Lewinsky» (…) non era tecnicamente una bugia, ma neppure la verità, e gli elettori non perdonarono. Anche se gli andrebbe riconosciuta l’attenuante di dover salvare la faccia da un’inchiesta che violava la sua privacy.
Riccardo Chiaberge, il Fatto quotidiano
NO, ANZI, ECCOLE UNA MIA FOTO. Nella prima puntata, che viveva sulla coabitazione dell’autrice con una giovane prostituta romena, gli altri erano casomai i clienti, su cui si sorvola sempre. (…) Ma nell’Italia in cui tutti vogliono apparire, gli unici resistenti sono i pagatori del sesso?
Antonio Dipollina recensisce Le vite degli altri, trasmissione di La7, la Repubblica
PUTTANA E’ BELLO. La protesta, spiegano, è anche un tentativo per riappropriarsi della parola puttana. «Storicamente è sempre stata usata per denigrarci e ferirci», puntano il dito le donne che reclamano il diritto ad essere «belle, provocanti e amanti del sesso».
Alessandra Farkas descrive “le marce delle puttane” contro gli stupri, Corriere della Sera
MISS MAGLIETTA IMPEGNATA. La sensualità trasgressiva di Milo Manara sbarca in piazza San Babila, nello store di Sisley. Il celebre illustratore ha realizzato una collezione di t-shirt, con le sue donne, un inno all’erotismo e alla seduzione, trasferito sulle magliette in cotone bianco per l’estate.
Laura Asnaghi, Elettrochic, la Repubblica Milano
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