Terzo Clasico. In gioco c’è l’accesso alla finale di Champions League, anche se i conti si faranno dopo il ritorno al Camp Nou, sotto gli occhi di 100 mila spettatori. Primo tempo noioso senza grandi occasioni né da una parte né dall’altra. Il Barca vince sul possesso palla (79% contro 21%). L’unica grande evidenza è la tensione che si avverte in campo, tra i giocatori, soprattutto tra le merengues.
La svolta al 16mo minuto della ripresa. Rosso diretto a Pepe che con una brutta entrata su Dani Alves si fa cacciare dal fischietto Stark. A quel punto i blaugrana accelerano, guidati da uno strepitoso Messi e da Afellay entrato al posto di un opaco Pedro. Al 31mo è proprio l’olandesino con la sua velocità a bruciare Marcelo e servire Messi per il facile 1-0. Il colpo del definitivo ko arriva quasi allo scadere: 43mo minuto, Messi riceva palla alla trequarti e scarta 3 difensori blancos prima di far partire di destro, il piede sbagliato, un pallone morbido, rasoterra, che va dove Casillas non può arrivare. Dopo l’espulsione di Pepe anche Mourinho si è fatto cacciare per le proteste rivolte all’arbitro. Proteste che sono continuate a fine partita durante la conferenza stampa.
A dire il vero questa volta ha proprio esagerato. La sua è una strategia che tutti dovrebbero avere imparato, ma in realtà non è così, tutti ci cascano ancora. La sparata contro arbitro, Guardiola e Barcellona di cui si è reso protagonista lo Special One nel post partita ha sollevato un polverone che ha oscurato la gara. Il risultato sulle prime pagine dei maggiori quotidiani e sui siti internet sportivi. Corriere dello Sport: “Mourinho espulso, estasi Barcellona”. As: “Mourinho se pregunto una y otra vez… Por qué?” (Mourinho si chiede un’altra volta perché?). Marca: “Por qué?”. Libero: “Mou tradisce il Real”. Sportmediaset.it: “Mourinho accerchiato”. Calciomercato.com: “Champions, Real-Barcellona 0-2: Mourinho espulso, doppietta di Messi”.
Ecco questi sono alcuni. Poi ci sono tutti gli altri. Corsera e Stampa: “Messi a tacere”. Repubblica: “Trionfo Messi”. Gazzetta: “Messi matador”. Tutti a tessere le lodi di un fenomeno. Giusto, ma funziona nei titoli. Poi negli articoli nessuno si dilunga a descrivere due splendide azioni, i dribbling resi banali dalla Pulce, il possesso palla infinito del Barca. Tutti, per riempire le pagine, parlano del vate di Setubal, delle sue dichiarazioni eccessive, forzate, quasi assurde.
Così Mou ha vinto un’altra volta sulla carta. I madrileni però, da Perez all’ultimo tifoso, si interrogano sullo stile dello Special, sulla sua politica, sulle sue scelte. Una settimana fa era un fenomeno, adesso un brocco. Ma questo è il calcio, si sa.