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Le lacrime di papa Francesco di fronte all'immagine della Vergine Immacolata possono essere interpretate come un'ammissione di impotenza e sconfitta. Ha scritto il Foglio che sono la manifestazione della presa di coscienza che «una mediazione - mai davvero concreta - è svanita» e, soprattutto, sono la constatazione «che l'invasore non ha alcuna intenzione di fermarsi».
È vero, le cose stanno così. Non vi sono al momento segnali concreti che facciano pensare a un cessate il fuoco, possibili soluzioni diplomatiche non sono all'orizzonte, il presidente russo Vladimir Putin prosegue nella sua martellante opera di propaganda in patria e di aggressione sul suolo ucraino. Ora mira a mettere in pratica il suo ultimo diabolico piano: far morire di freddo il popolo.
Non piange da solo
Le cose stanno così, ma non solo così. Il Papa piange e si commuove per una sconfitta che non è solo sua, ma dell'intera umanità, e dei capi di governo e delle istituzioni internazionali in particolare (o vogliamo...
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