Attivista pro life arrestata in Canada, il cardinale Gracias la incontra in carcere: «Ha una missione»
«Lei non capisce, vero? Cos’è lo Stato di diritto? Lei è tenuta a rispettarlo… lei ha perso il diritto come cittadina di stare vicino a una clinica per aborti o di parlare con un suo dipendente. Lei ha mostrato in qualche modo totale disprezzo per i tribunali, per i diritti degli altri… lei sembra farsi guidare da un ordine morale superiore a quello delle leggi del nostro paese». Sono queste le parole con cui la canadese Mary Wagner, come scrive il portale americano lifesitenews.com, è stata processata. Arrestata a Toronto il 15 agosto 2012 «per essere entrata più volte pacificamente nelle cliniche abortive di Toronto in modo da incontrare le donne», l’attivista pro life ha scelto di rimanere in prigione piuttosto che accettare «di pagare una cauzione che però le avrebbe impedito di avvicinarsi alle persone nelle cliniche», spiega sempre il sito. La donna, durante il processo, si era difesa sostenendo di avere aiutato molte donne con delicatezza, spiegando loro che l’aborto è sempre un dolore enorme per la madre. Ma il giudice è stato inflessibile: «Lei si sbaglia, il suo Dio sbaglia. Lei ha un disprezzo completo… c’è un diritto in questo paese… lei non ha diritto di provocare ulteriore dolore e afflizione con il suo comportamento».
LA VISITA DEL CARDINALE. Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia, uno degli otto cardinali chiamati da Papa Francesco per assisterlo nella guida della Chiesa e nella riforma della Curia romana, venerdì scorso è andato a trovare la donna e ha rilasciato un’intervista proprio al portale Life Site News. In carcere, il cardinale ha celebrato la Messa per circa una dozzina di detenute, tra cui Mary Wagner. «Papa Francesco – ricorda il cardinale nell’intervista – è chiaro sulla necessità di dare testimonianza al Vangelo, nonostante le difficoltà. Sono profondamente convinto che si deve fare quello che si ritiene giusto. Seguire il Vangelo nella buona e nella cattiva sorte, qualunque siano le difficoltà. In questo senso, io condivido pienamente quello che sta facendo Mary Wagner». La scelta della donna ha fatto discutere molto anche i suoi sostenitori, ma Gracias è netto: «Parlando con Mary, mi si è chiarito che lei ha una missione». Mary Wagner, secondo il porporato, «è sicuramente la voce del bambino non ancora nato. È l’avvocato dei loro diritti».
I FRUTTI DI UNA SCELTA. Dopo l’incontro con la donna, il cardinale è rimasto «convinto dell’utilità di quello che sta facendo», dice. Perché la sua battaglia «non è solo un esercizio futile per combattere contro i mulini a vento. Anche se la gente potrebbe dubitare dell’efficacia di questa scelta, lei stessa ha raccontato di molte persone che, influenzate da questa decisione, non sono andate ad abortire. Il fatto che questo, da subito, abbia mostrato i suoi frutti, vuol dire che ne valeva la pena. Anche se avesse salvato solo una vita, ne sarebbe valsa la pena». Gracias racconta anche di essere rimasto colpito dalla testimonianza resa in carcere da questa donna: «È una persona così pacifica, così in pace con se stessa. Non ho visto alcun segno di disagio in lei». Il prelato si dice «molto felice di averla incontrata. È una donna che vive ogni cosa mettendola nelle mani del Signore, è una persona di profonda fede e impegno ed è certa di quanto sta facendo». Lo dimostra anche il fatto che Wagner è «molto presente nell’ambiente in cui vive ora. È persino terapeutica per alcune persone, per il modo con cui si occupa di loro, e per come è in pace».
CONVERSIONI IN CELLA. Il cappellano del penitenziario, padre Paul Hrynczyszyn, che ha organizzato la visita del cardinale Gracias in carcere, spiega che Mary Wagner aiuta «molte donne a tornare alla fede». «Ho avuto modo di conoscerla molto bene – continua Hrynczyszyn – e lei è una benedizione per me quando la incontro, perché penso che sia una santa. Quello che mi ha colpito di più di lei è la sua profonda religiosità, la sua santità e la sua profonda umiltà». La donna, sottolinea il cappellano, sa che sta obbedendo «al Signore che la chiama a fare questo, a testimoniare il dono e la santità della vita umana in modo radicale». Il sacerdote racconta di aver visto un giorno una detenuta piangere. «Le ho chiesto: “Perché piangi?”. E lei: “Mi sono appena sentita guarita. Avevo bisogno di perdono e la sua presenza mi ha fatta sentire perdonata”. È successo anche con un’altra detenuta, che mi ha detto la stessa cosa».
Articoli correlati
53 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Forse le parole Legge dello Stato non sono chiare a tutti. Una legge dello stato è frutto di un dibattito parlamentare ed esprime in generale la sensibilità, i bisogni e la volontà della società civile. Non sempre la legge dello Stato corrisponde ai precetti e ai dettami della Bibbia anche perchè, brutto a dirsi, non tutto il mondo è cattolico e, nei casi più estremi, nemmeno credente… In particolare la legge sull’aborto consente a chi lo sceglie per vari motivi, di interrompere una gravidanza, ma ovviamente non obbliga nessuno a farlo (questo forse è un punto che dovreste chiarirvi). Se questa legge è contraria alla sensibilità di un ristretto gruppo di cittadini, tali cittadini hanno il sacrosanto diritto di protestare nelle forme previste che comunque “non prevedono” di causare molestie e ulteriori sofferenze a persone che si trovano sicuramente in difficoltà e che stanno esercitando un loro diritto. Ma se, nonostante tali proteste, la maggiornza della società civile ritenga la legge giusta, essi dovranno adeguarsi. Capito adesso? Quindi riempite pure i vostri siti di anatemi contro le donne che abortiscono ma lasciatele fisicamente in pace almeno fino a che ciò che fanno è legale e lecito, altrimenti passerete per persone con poca carità cristiana…
Cara Piccinini, grazie della lezioncina, si vede che hai capito tutto del discorso…se fosse stato per te, dato che la legge nazista esprimeva in generale la sensibilità, i bisogni e la volontà della società civile, nessuno in coscienza si doveva opporre.
Ma qui non si parla di non rubare o altro, si tratta di uccisione dei figli, legale come era legale discriminare gli ebrei .
Lascia che qualcuno possa ammirare chi si oppone alla barbarie, benché legale , pagando di persona.
Poi, il fatto che nessuno sia costretto ad abortire un figlio, non vuol dire che chi abortisce non uccida un figlio e dovremmo starcene zitti zitti , perché il figlio non è nostro?
Ti rendi minimamente conto che in ballo ci sono vite umane, non carote o insetti?
E ti risulta che una donna che abbia rinunciato all’aborto si sia mai pentita di aver permesso al figlio di nascere? A fronte di milioni di donne in tutto il mondo ferite dall’aborto e sofferenti per sempre.
Io non capirò mai e poi mai come si possa godere dell’aborto di una donna, non fare di tutto e di più perché non accada, non piangere per ogni figlio ucciso e per ogni donna che abbia compiuto un gesto così atroce e la legalità non cambia di un millimetro l’atrocità.
( la notazione della carità cristiana che andrebbe di pari passo con la legalità è così naive , certo che di cristianesimo ne sai ben poco, ma frequentando assiduamente i bellissimi articoli di Tempi magari impari qualcosa !)
Forse le parole Legge dello Stato non sono chiare a tutti. Una legge dello stato è frutto di un dibattito parlamentare ed esprime in generale la sensibilità, i bisogni e la volontà della società civile. Non sempre la legge dello Stato corrisponde ai precetti e ai dettami della Bibbia anche perchè, brutto a dirsi, non tutto il mondo è cattolico e, nei casi più estremi, nemmeno credente… In particolare la legge sull’aborto consente a chi lo sceglie per vari motivi, di interrompere una gravidanza, ma ovviamente non obbliga nessuno a farlo (questo forse è un punto che dovreste chiarirvi). Se questa legge è contraria alla sensibilità di un ristretto gruppo di cittadini, tali cittadini hanno il sacrosanto diritto di protestare nelle forme previste che comunque “non prevedono” di causare molestie e ulteriori sofferenze a persone che si trovano sicuramente in difficoltà e che stanno esercitando un loro diritto. Ma se, nonostante tali proteste, la maggiornza della società civile ritiene la legge giusta dovranno adeguarsi. Capito adesso. Quindi riempite i vostri siti di anatemi contro le donne che abortiscono ma lasciatele fisicamente in pace almeno fino a che ciò che fanno è legale e lecito, altrimenti passerete per persone con poca carità cristiana…
La disobbedienza civile è una cosa sacrosanta! Chi viola una legge ingiusta e ne accetta le conseguenze è una persona di grande valore! E lo dicono anche maestri della nonviolenzacome Gandhi e Capitini.
Quindi viva i frati francescani che entrano nelle basi Usa e prendono a martellate gli aerei da guerra. Viva i No Tav che abbattono le recinzioni del cantiere di un’opera inutile e dannosa. Viva i gay pride, viva i centri sociali occupati.
Se importunare una donna che sta facendo una scelta difficile fino a che questa chiama la polizia è disobbedienza civile viva anche Mary Wagner
Gentile Benedetta Frigerio, spettabile redazione e gentili lettori, e soprattutto egregio “Fresh” e gentile Alessandra Piccinini
Visto anche che ci sono delle più che condivisibili rimostranze, ci terrei a scusarmi con tutti voi se nei miei interventi ho usato toni e modi irrispettosi, e mi dispiace moltissimo, per l’offesa eventualmente arrecata ai direttamente interessati e a chiunque altro se ne sia risentito.
Ci tengo a precisare che non era mia intenzione che la discussione trascendesse dalla normale dialettica, anche un po’ sopra le righe tipica di questo particolare genere di situazione, fino al punto di ricevere esplicite minacce di ritorsioni nei confronti della mia persona e della mia famiglia.
Tuttavia non vengo meno dal riconoscere e far ammenda della mia responsabilità in questa specie di “escalation” giunta a varcare il limite della violenza morale.
Cordiali saluti,
Antonio
…
Antonio, queste scuse ti fanno onore, ma mi è sembrato più che comprensibile che tu te la sia presa, è capitato anche a me, è proprio lo scopo di questa gente malvagia, che mai, mai, mai una volta ha chiesto scusa per le offese e le minacce.
Coraggio, la strada è pericolosa, irta di difficoltà, ma incommensurabilmente più umana dell’inferno in cui vorrebbero farci vivere , in cui è normale che i figli vengano uccisi ,nell’oblio di tutti , nel ventre della madre.
Egregio Antonio, le scuse sono ben accette, ribadisco che non ho profferito nessuna minaccia, e questo è verificabile con la mia mail scritta alla redazione in cui ho espresso il disappunto per certe affermazioni gratuite ed offensive e le conseguenti azioni che sarebbero state da me intraprese. puoi ben vedere che tutte le offese sono state cancellate, se poi ritieni di dover fare delle scuse personali, o chiedere delucidazioni su qualsiasi argomento basta contattare la redazione due chiacchere anche telefoniche e personali non si negano a nessuno, tantomeno a chi pubblicamente chiede scusa. Cordiali saluti anche da parte mia ribandendo il grazie sincero per le pubbliche scuse.
Raffaele
Caro Raffaele,
sono lieto di constatare che quelle che, per uno spiacevole equivoco, a me e ad altri utenti sono sembrate delle minacce personali, nelle tue intenzioni fossero delle più che legittime rimostranze.
Colgo l’occasione per rinnovare le mie pubbliche scuse a te, alla spettabile redazione e a tutti coloro che si fossero sentiti offesi dalle mie parole.
Porgo nuovamente i più cordiali saluti.
Antonio.
E vabbè, gli interventi sono stati cancellati, non so se Antonio debba così tanto scusarsi, so solo che le minacce tipo “vengo a casa tua ” da parte di Fresh-Raffaele le ho ben lette, e scuse da lui nisba di niente, tutto compreso nella parte della vittima !
Antonio, hai imparato una cosa, come me a suo tempo: mai cadere nella trappola delle provocazioni, prima le si prende alla grande, le si restituisce a tono e poi si passa dalla parte del torto e poi ci si scusa unilateralmente !
Meglio prevenire che curare, sono sicura che non ci cascherai più.
Cara Giovanna,
Antonio, il quale, a parer mio in fin dei conti si è scusato proprio per aver provocato quella che sembrava una reazione sopra le righe (le parole di Fresh-Raffaele le ho lette anch’io!), personalmente mi ha dato una grande lezione, che spero porti frutti anche per altri.
Sono sicuro che anche Raffaele, che pare una persona per bene (a differenza, ad esempio, di me :-)) non mancherà di riflettere meglio sull’accaduto e conseguentemente di scusarsi con Antonio per aver scritto quelle frasi in quella forma e con quel tono che rammento esser stati assai poco rassicuranti.
Intanto c’è da esser contenti di aver equivocato e che l’incidente sia chiuso! 🙂
Un plauso alla redazione meritoriamente solerte anche nella settimana di ferragosto.
Signori, siate gentili, la questione si è chiusa con le scuse di Antonio che sono state, a parer mio, l’epilogo corretto, in quanto nei miei interventi non mai usato frasi offensive. La frase da voi tutti giudicata minacciosa e dalla Sig.ra Giovanna riportate in maniera errata, non stava a significare nessuna minaccia così come da voi intesa, il tutto ripeto è stato scritto in una mail inviata alla redazione, che probabilmente avrà redarguito il sig.re Antonio e ha provveduto a cancellare gli interventi ritenuti poco urbani. Come già scritto Antonio può benissimo contattare la redazione e me per avere maggiori contezza su quanto riportato nella mail e sul significato di detta frase, io non ho nessun problema a postare la mail, ma trattandosi per l’appunto di una diatriba personale ritengo doveroso che il tutto resti privato. Posso scusarmi anch’io con il sig.re Antonio, chiedo scusa, ma non certo per avere usato frasi offensive ne tantomeno minacce. L’incidente si è chiuso con una stretta di mano virtuale così come dovrebbe funzionare tra gentiluomini. Un cordiale saluto a tutti e nuovamente un plauso e un ringraziamento proprio al sig.re Antonio. Buona giornata.
Se la frase, che secondo te ho riportato in maniera errata, e può anche darsi, dato
che di solito non imparo a memoria gli interventi, era così innocua, non sarebbe stata cancellata, ed è anche stata giudicata minacciosa da più lettori, come da te ammesso.
Comunque, mi sarei meravigliata di più se ti fossi scusato.
Caro Fresh, a me nessuno mi ha “redarguito”.!
La redazione alla quale ha rivolto le sue rimostranze glielo confermerà certamente.
Il mio è stato un gesto spontaneamente dettato dalla coscienza di cui sono in possesso.
Accetto più che volentieri le sue scuse per le sue frasi che si prestavano a interpretazioni poco rassicuranti.
Ho recuperato frasi di “Fresh” da una copia cache, non le posto per ovvi motivi, ma vi assicuro che non è esattamente da cretini interpretare tali frasi come delle serie minacce all’incolumità personale di Antonio e di quella della sua famiglia.
Comunque…
Dice il saggio: “tutto è bene ciò che finisce bene” “E l’ultimo chiude la porta!”
Spett. redazione,
so bene che “chi è senza peccato… eccetera”, tuttavia vi pregherei, nonostante le meritate vacanze, di provvedere quanto prima ad eliminare i commenti che contengono insulti e minacce esplicite.
Grazie.
La parte più inquietante della sentenza e’ la seguente:
“The trial judge also noted that, by purporting to act according to a ‘higher moral obligation’ than the laws of our country, the appellant represented a ‘potential threat and danger to the well-being and safety of civil society’ and sowed the ‘seeds of lawlessness … disorder, or perhaps even anarchy.'”
Praticamente è la certificazione dello Stato Etico, cui occorre allineare il proprio cervello pena la reclusione. In Canada alcuni sembrano “dimenticarsi” delle battaglie a favore dei popoli indigeni e dei gay, che sono state fatte a suon di azioni di protesta eclatanti: la morale non la decide lo stato, le persone saranno sempre libere di farsi incarcerare da uno stato che non ammette il dissenso su alcune questioni.
Vedo che i “troll” lavorano a pieno ritmo, anche la settimana di ferragosto!!
Si chiama Legge dello Stato. Anche se la bibbia non è d’accordo.
Chi di legge ferisce, di legge perisce
Quindi quando una cosa é legale (prevista cioé dalla legge di stato) é anche giusta?
In tal caso sono stati giustissimi i gerarchi nazisti, visto che facevano tutto e solo ció che era legale.
I criminali erano quelli che salvavano gli ebrei, vero? Erano loro ad infrangere le leggi dello stato allora vigenti!
Come ha scritto Emanuele:
Quando la canaglia impéra, patria dei giusti é la galera.
è un errore gravissimo confondere una dittatura con una democrazia, secondo non gli è stato vietato di promulgare le sue idee, ma di non farlo in un determinato luogo, luogo che è di tutti se dello stato, di una persona se è privato, mi spiace ma a casa mia vieni se ti invito, e nella casa di tutti vai se non dai fastidio, si chiama educazione e rispetto degli altri.
Ho letto la cronaca dei fatti sull’huffington post canada: pare che a chiamare in piu occasioni le forze dell’ordine siano state in lacrime le stesse donne che volevano abortire, che questa attivista seguiva anche in zone degli ospedali interdette alle visite. Capisco l’ardore religioso di avere una missione da compiere, ma ci sono dei limiti e non mi risulta che il movimento italiano di aiuto alla vita sia mai incappato in denunce del genere: probabilmente lo stile é meno invasivo ma non per questo meno efficace
Chissà perché ‘ste pore donne che volevano abortire erano “in lacrime”…
chiedo venia ma che paragone è? ma che c’entra il nazismo e le sue leggi? qua si parla di una persona che va in un luogo dove la sua presenza, per quello che dice, è giudicata inopportuna da altre persone che frequentano il luogo cosa ci azzeccano le leggi razziali della germania degli anni 30 e 40, altro periodo storico, altro paese e altra legge, che facciamo vogliano paragonare una bicicletta ad una moto solo perchè entrambe hanno due ruote?
Certo che non si possono paragonare, perchè vanno contro la “vostra” ideologia!!
Comunque una cosa è certa: come siete capaci voi di arrampicarvi sugli specchi e di rigirare la frittata a vostro piacimento, non ce n’è!!
sei tu che rigiri la frittata a tuo piacimento. e ti arrampichi, vuoi fare un paragone? fallo serio, su due cose confrontabili, altrimenti che senso ha?
L’omicidio di stato di bambini innocenti non è paragonabile alle leggi razziali del ventennio?
E chi lo dice? Tu?
Ed entrare in un luogo aperto al pubblico come una clinica privata per convincere le madri a non uccidere il proprio figlio ti pare meno grave che lo spaccio pubblico di droga perpetrato da Pannella?
E con quale logica ti pare coerente una simile affermazione?
Te lo ripeto, vai al mare.
E finiscila di insultare e minacciare la gente.
Direi che piuttosto la sig.ra in questione non aveva il diritto di importunare altre donne in un momento difficile che comunque resta loro ed unica scelta, senza dover essere esposte anche a deliri ideologici confessionali. sig. Hesse vada al mare anche lei è attento ai colpi di sole
Non lo sopravvalutare MF, in realtà sono tremendamente scemi.
Alessandra Piccinini
Hai scritto tre volte la stessa banalità.
La cadenza regolare del tuo insulso intervento mi ricorda un avvoltoio che volteggia sopra un cadavere.
Chissà perché?!
Si chiama Legge dello Stato, mi dispiace se la bibbia non è d’accordo.
Anche tributare onori divini al “Divus Iulius” e alle divinità del pantheon greco-romano era “Legge dello Stato”, nell’Impero Romano prima di Costantino. E con questo?
con questo quando si vive in una comunità si rispettano le regole e le leggi.
Anche l’impero romano era una comunità molto ben organizzata, con le sue leggi, molte delle quali -il famoso “diritto romano” – hanno costituito la base del diritto europeo per secoli. E quello che dichiarava il cristianesimo “superstitio illicita” non era un “arbitrio imperiale”, ma un “senatusconsultus”, una legge votata a maggioranza dall’organo legislativo, che l’impero aveva ereditato dalla precedente repubblica. La decisione “autoritaria” fu quella di Nerone, che abolì il “veto imperiale”, che un suo predecessore, Tiberio, aveva, in modo altrettanto “arbitrario”, posto all’applicazione di quella legge. Insomma, le analogie con la situazione odierna ci sono tutte, a mio modesto parere.
se non ti piacciono le leggi di un paese alzi i tacchi e te ne vai, oppure visto che siamo in democrazia, fai tu delle belle proposte di legge, oppure proponi referendum per abrogarle, e nel contempo o le rispetti, oppure provochi appositamente un incidente legislativo per far si di poter valutare la costituzionalità di detta legge. ma qua si parla di altro, si parla di rispetto semplice e basilare, se non gradisco la tua presenza in casa mia (parliamo di clinica privata) e al contempo alcuni miei ospiti non ti vogliono, tu per educazione e rispetto ti alzi e te vai, non è una questione di legge, la legge entra dopo, non ti sei alzato e non te sei andato? ne paghi le conseguenze, questo è il succo, perchè il rispetto e l’educazione sono fondamentali in una società civile, non sono ne leggi arbitrarie, ne leggi razziste, ne tantomeno leggi ingiuste.
Ma tu l’hai letto l’articolo o scrivi a vanvera?
La signora ha accettato le conseguenze della sua condotta andando in prigione.
La disobbedienza civile è una forma di lotta politica con padri illustri, a cominciare da Gandhi, e francamente non si capisce che fondamento abbiano le tue obiezioni se non la tua grossolana mala fede.
Vai al mare, che è meglio.
Anche le leggi razziali erano leggi dello stato….!! Che mi dici?
Come al solito 2 pesi, 2 misure!!
perchè qua stiamo parlando per caso di leggi razziali? stiamo parlando di un paese che ha una dittatura? Non si tratta di due pesi e due, ma di non confondere le cose a capocchia. Il paragone facciamolo su leggi simili intanto, e magari anche di paesi democratici, e infine dello stesso periodo storico…ma pensa te che paragone assurdo
Come al solito si pretendono privilegi in ragione delle fantasticherie religiose. La sig.ra non aveva alcun diritto di importunare altre persone con le sue credenze. E la legge è veramente uguale per tutti, anche per chi crede di dover “ubbidire” ad un ordine superiore. Il paragone con le leggi razziali poi non ha alcun senso
Anche la “dittatura del relativismo” oggi imperante, è, a suo modo, una dittatura. Altrimenti, perché sarebbe chiamata così?
Quindi anche l’INPS, l’IRI, la Bonifica dell’Agro Pontino, ecc… tutte cose fatte sotto una dittatura, fanno schifo?
Ma ci godete cosi’ tanto a fare queste figuracce meschine?
Ma lo sai che minacciare la gente è reato penale?
A me pare che ad insultare, e alquanto pesantemente, abbia cominciato proprio tu, e in ogni caso in questo particolare contesto di discussione se gli sfottò e i riferimenti, per così dire, poco lusinghieri alla capacità intellettiva altrui, pur essendo di cattivo gusto, rientrano ampiamente nella normalità delle cose, le minacce più o meno esplicite come quelle che hai fatto tu, a parer mio, sono decisamente fuori luogo.
Ah, è perché c’è una legge dello stato che ammette solo il matrimonio tra uomo e donna che due uomini hanno messo su una bella scenetta al festival di Sanremo, sulla televisione nazionale, per cambiare tale legge ! Dovevano come minimo arrestarli, propaganda contro una legge dello Stato !
Poi, credo basti essere una persona con cuore e cervello per poter biasimare l”uccisione di un figlio nel ventre materno, non occorre la Bibbia.
Mi citerebbe la legge italiana di cui parla? Così tanto per farmi due risate.
Perché, Paolo, c’è una legge italiana che ammette il matrimonio tra due uomini o due donne?
Che sbadata, non me ne ero accorta !
( magari prima di sganasciarti, cerca di seguire il filo del discorso, lo so che se si esce dalle solite frasi vai in tilt, ma mica te l’avrà ordinato il medico di inviare almeno dieci messaggi identici ed inutili al giorno, questa pratica ossessiva peggiora la tua condizione! )
Si chiama Legge dello Stato, mi dispiace se la Bibbia è contraria.
Se una legge dello stato le risultasse palesemente ingiusta cosa farebbe ? L’accetterebbe senza fiatare?vorrei proprio vedere! Mi dispiace per lo stato ma la legge di Dio è più importante e lo dico sapendo di poterlo dire,stia bene.
…e siamo agli arresti delle attiviste pro-life. Bene Bene.
Sarà che sono tremendamente scettico/cinico di mio, ma vorrei porvi una domanda; se delle attiviste pro-death fossero andate in centri di aiuto alla vita incentivando le donne ad abortire, avrebbero avuto lo stesso trattamento??
Forse si, forse no….Di sicuro qualche giornalone in italia ne avrebbe parlato. In questo caso invece silenzio tombale.
Che strano, eh???
Ma io mi chiedo: gli altri cardinali dove sono???
…di pro-death ce ne sono già abbastanza… dai medici fino ai parenti.
Complimenti per i virgolettati