La preghiera del mattino (2011-2017)

Italo Bocchino mette a curriculum l’antifascismo

Di Redazione
28 Aprile 2011
Italo Bocchino paga le conseguenze per aver appoggiato il fascismo. La Francia perde il pelo ma non il vizio. Il saggio che ci voleva adesso e la cosa più bella della festa per la Liberazione secondo l'Unità. Queste e altre orazioni dai quotidiani di oggi

MANDIAMO I TORNADO? William e Kate, troppi despoti invitati a nozze.
Titolo della Repubblica

DOVEVI PENSARCI PRIMA. «Ho vissuto vent’anni sotto Mussolini. Ora, a 99 anni, non voglio morire sotto Berlusconi». È l’attacco anti-premier di Giovanna Marturano, ex partigiana, dal palco di Porta San Paolo a Roma.
La Repubblica

INFATTI. Nel mio libro mi definisco addirittura antifascista. Quel regime ha fatto più danni a noi giovani di destra che ad altri.
Italo Bocchino intervistato dalla Repubblica

CURRICULUM. Italo Bocchino vicepresidente di Futuro e Libertà: una lunga militanza a destra.
didascalia della Repubblica

INVIDIA. E così le top manager americane si ritrovano una volta al mese, a fare i “compiti”, lettura e commento dell’ultimo New Yorker.
Federico Rampini, la Repubblica

VECCHI VIZIETTI. «Truffe e furti per ottenere quadri». Bufera in Francia sui re dell’arte.
Titolo della Repubblica

SUPERGAD. L’extraterrestre bellissimo e la eccitata terrestre si danno un lungo bacio, ma si sa come va l’amore nelle comics e nella loro derivazione cinematografica: i veri eroi non scopano mai, non solo, ma pur soffrendo, scelgono il dovere che non si sa perché pretende monacalità.
Natalia Aspesi recensisce il film Thor, la Repubblica

AH BÈ ALLORA. Certo che appartengo a un’élite, ma è molto ampia.
Luca Sofri intervistato da Paola Piacenza su Io Donna

LO ASPETTAVAMO. Ci voleva proprio un saggio su Il crocifisso di Stato come quello che ha pubblicato adesso Sergio Luzzatto.
Nicola Tranfaglia, l’Unità

LIBERAZIONE. Che foste in piazza oppure no, tutti possiamo contribuire alla “resistenza culturale”.
Benedetta Tobagi, la Repubblica

BELLI INCAZZATI. La cosa più bella vista in tv nel giorno della Liberazione è stata la faccia incazzata di una vecchia partigiana.
Maria Novella Oppo, l’Unità

RIABILITAZIONI. La Russa i fischi se li merita e non per essere stato fascista, ma per quello che fa oggi nel governo Berlusconi.
Maria Novella Oppo, l’Unità

LASCIATE CHE VENGANO A ME. Gli si avvicina un insegnante precario, poi una mamma con figlia neodiciottenne al seguito. È il ribaltamento della genitrice-di-aspirante-velina: quella stretta di mano con il candidato è solo per fargli sapere che «voterà la prima volta, e voterà per lei».
Oriana Liso racconta il 25 aprile del candidato sindaco di centrosinistra per il comune di Milano, Giuliano Pisapia, la Repubblica Milano

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.