Il grande momento si avvicina. Lo rende noto il sito web della Juventus. Il nuovo stadio degli Agnelli, primo e unico impianto di proprietà di un club della serie A italiana, verrà inaugurato ufficialmente l’8 settembre 2011. A giorni verranno resi noti tutti i dettagli per acquistare i biglietti per la manifestazione. Solo più avanti, invece, i tifosi sapranno quando la vecchia Signora disputerà la prima gara ufficiale.
I lavori stanno procedendo a ritmi serrati, la parte dedicata all’impiantistica (drenaggio, irrigazione e riscaldamento) è terminata e ora – informa la società bianconera – si sta procedendo alla posa dello strato di terreno, sabbia, limo e argilla. L’ultima fase prevede la zollatura che verrà realizzata alla fine di luglio o al massimo la prima settimana d’agosto.
Sono già stati montati tutti i seggiolini del primo livello delle gradinate e si sta lavorando sul secondo livello dello stadio. Anche la fase di arredamento degli ambienti è entrata nel vivo: allestimento degli spogliatoi, area media e della tribuna 100 procedono con grande fermento. Nei prossimi giorni si passerà anche alla zona dei palchi. Alcuni numeri: Quando lo stadio sarà terminato, si potranno sedere al suo interno 41 mila spettatori; 7,5 metri è la distanza della prima fila di spettatori dal campo e 49 metri quella dell’ultima fila; 86 metri è l’altezza dei due pennoni in acciaio, simboli del nuovo stadio; 4 mila i posti auto disponibili; 355 mila i metri quadrati dell’area urbana interessata al progetto; 34 mila metri quadrati dedicati a un’area commerciale intorno allo stadio.
Il nuovo stadio punta anche a ridurre il più possibile il consumo energetico. La società bianconera ha fatto le cose per bene anche sotto questo profilo, adottando tecnologie innovative grazie alle quali sarà possibile ottimizzare l’efficienza energetica evitando gli sprechi. Così, anche per le attività di routine – dal riscaldamento all’irrigazione del campo – il nuovo impianto utilizzerà strategie e fonti energetiche alternative e pienamente ecologiche. Per questo verranno installati impianti solari termici per sfruttare l’energia solare grazie alla quale verrà riscaldata l’acqua per gli spogliatoi e verrà prodotta l’energia elettrica necessaria allo stadio. Interessante anche l’uso di un impianto per il recupero delle acque meteoriche per l’irrigazione del campo. In questo modo la Juventus ha calcolato di poter risparmiare almeno il 50 per cento del consumo idrico.
Ultimo dettaglio, davvero rilevante in termini di abbattimento dell’inquinamento e risparmio economico. Per la demolizione del vecchio Delle Alpi sono stati osservati rigorosi criteri di eco-compatibilità. Tutti i materiali che lo smantellamento del vecchio impianto ha prodotto sono stati recuperati e riutilizzati all’interno del nuovo cantiere o nell’ambito di altri cantieri situati nelle vicinanze: una vera e propria opera di riciclo totale che ha ridotto i costi, evitato gli sprechi e limitato i problemi di smaltimento. Quarantamila metri quadrati di calcestruzzo sono stati riutilizzati all’interno del nuovo cantiere come sottofondo strutturale; 5 mila tonnellate di acciaio, dopo idoneo trattamento, utilizzati in altri manufatti; 2 mila metri quadrati di vetro, inviati ad appositi stabilimenti per poter essere riutilizzati; 300 tonnellate di alluminio, dopo essere stati rifusi, sono stati usati per diverse finalità. Insomma: uno stadio innovativo da regalare, si spera, a un Conte e a una squadra vincenti.