Non passa giorno che i giornali non scrivano qualcosa sui reali inglesi, che sembrano essere sempre un acquario interessante e imperdibile di fatti da raccontare. Basta pensare a Kate Middleton, ma anche lo scavezzacollo di casa Windsor, il principe Harry, ce la mette tutta per far parlare di sé. E nel caso delle foto della festa folle a cui ha partecipato a Las Vegas la stampa ha avuto gioco facile. Tanto che a Buckingham Palace hanno benedetto, e incoraggiato, la sua partenza per l’Afghanistan, e rimarrà in missione per quattro mesi, a guidare gli elicotteri Apache. Il campo dove si trova, Camp Bastion, è stato assaltato duramente dai talebani, ma “Capitan Wales” – così lo chiamano i compagni di campo – non è mai stato in pericolo. Delle vicende reali ne parliamo con l’inglese doc Nicholas Farrell, sposato con una romagnola, padre di cinque figli e rubrichista dell’americano Tacky’s Magazine.
Tutti pensano che Harry sia stato mandato in punizione in Afghanistan.
Ma no, non è vero. La monarchia inglese è da sempre impegnata sul fronte, ma non per “fare la guerra”. È come il servizio militare in Italia o altrove, c’è da fare, lo si fa, nessuno escluso. Quindi ora è la volta di Harry, prima è stata la volta del principe Andrea (il fratello di Carlo), che è andato a fare l’elicotterista nelle Falkland, e prima ancora il principe Filippo (marito di Elisabetta II) che ha prestato servizio su un “destroyer”, una nave usata nella seconda guerra mondiale. Harry ha scelto di sua sponte, ed è comunque un ragazzo assennato che non metterebbe mai a rischio la vita dei suoi compagni di reparto, anche se lo vediamo fare “lo scemo”. E poi è simpatico, ci vuole uno così tra i Windsor.
Però i talebani non scherzano.
I vietnamiti, a livello di pericolosità, erano un’altra cosa. Qui non c’è nessuna sconfitta imminente e nessuna Saigon da conquistare. Se devo essere sincero, poi, più dell’attentato al campo dove si trova Harry, mi colpisce il fatto che sia nato un bambino in quel campo, concepito da una soldatessa. La vita in un luogo di morte, è bellissimo no?
Qualcuno malignamente si domandava se non fosse un figlio di Harry.
Senza dubbio no. Le soldatesse britanniche sono mediamente brutte. E Harry preferisce le bionde da discoteca.
Che sia per le bravate di Harry, o per il topless di Kate, in Italia si guarda sempre molto Oltremanica, più di quanto non si faccia là.
Gli italiani, e gli occidentali in genere, sono ossessionati dalla nostra monarchia, ossessionati di trovare sempre e comunque un motivo per denigrarla. Non c’è rispetto per niente. Odiate la Regina perché è quasi peggio dei musulmani. È portatrice di una religione scismatica, fatta di dogmi lontanissimi da quelli cattolici, di una religione fondata per ribellione e della quale si fa capo. Quanto di peggio, insomma. Inoltre, chiunque abbia uno Stato fondato sulla repubblica, troverà la monarchia estremamente ingiusta. Per poi doversi lamentare di una classe politica deficiente e inconcludente, come quella italiana. Centomila volte meglio Harry, scusate. E God save the Queen sempre.