Foto e video hard in difesa degli animali. Come Peta vuol farci diventare animalisti.xxx

Di Redazione
21 Settembre 2011
Un sito per adulti con il "nobile" scopo di farci riflettere sulle violenze inferte agli amici quadrupedi. Dopo gli spogliarelli di Pamela Anderson e Elisabetta Canalis, anche il porno viene usato "a fin di bene" per promuovere l'ideologia vegana. Ma sarà una novità che i vegetariani non mangiano la carne di maiale, ma ai maiali piacciono le vegetariane?

La difesa degli animali dalle violenze degli umani, si sa, è un argomento che raccoglie molti consensi. Anche un sito porno, però, fa la sua parte quando si tratta di attirare le persone. Che cosa potrebbe ottenere, in termini di visite e visibilità, si intende, un bel sito per adulti che unisca foto e video hard con immagini provocanti sulle violenze contro gli animali?

Lo sapremo presto, visto che l’esperimento diventa realtà grazie a Peta, associazione animalista famosa per le sue campagne pubblicitarie, accusate di sfruttare il corpo delle donne per difendere gli animali. Per saperne di più, chiedere a Pamela Anderson o Elisabetta Canalis, che si sono prestate a servizi fotografici senza veli pur di aiutare gli amici a quattro zampe. L’associazione ha deciso di approfittare dei nuovi domini “.xxx“, che saranno in vendita su Internet a partire da gennaio 2012. E l’idea di Peta potrebbe rivelarsi vincente dal punto di vista commerciale e delle visite.

Sorge però qualche dubbio, quando si leggono gli scopi dell’associazione. Non sembra infatti molto probabile che un qualunque utente, dopo una bella carrellata di video e immagini spinte, si fermi a «riflettere» sulle violenze inflitte agli animali, secondo i desiderata di Lindsay Rajt, direttrice delle campagne pubblicitarie di Peta. Ancora più arduo credere che, dopo le prime “portate” a base di carne femminile e maschile avvinghiata in pose pornografiche, l’internauta «passi a una dieta vegetariana».

Se è difficile credere che tante persone si convertano al dio verdura, folgorati su una via di Damasco a luci rosse, è più facile immaginare come Peta riuscirà ad associare i filmati porno alle ricette per vegetariani e vegani.

I movimenti a difesa dei diritti delle donne sono insorti per protestare contro l’iniziativa, sono nati fior fior di gruppi su Facebook per denunciare il fattaccio, la democrazia 2.0 si è mobilitata in massa per gridare contro chi vuole svilire il corpo delle donne. Tanto casino per una cosa abbastanza risaputa: i vegetariani non mangiano la carne di maiale, ma ai maiali piacciono le vegetariane.

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