Formigoni ricorda don Giussani: «Un uomo unico, il suo insegnamento va aldilà di Cl»

Di Redazione
25 Febbraio 2012
Il Presidente della Regione Lombardia racconta al quotidiano milanese Il Giorno chi era il leader di Comunione e Liberazione: «A farmelo conoscere fu un compagno di scuola, si chiamava Angelo Scola. Giussani era un uomo convinto che il cristiano dovesse spalancarsi a tutte le dimensioni dell'umano».

A due giorni dall’inizio della causa di beatificazione di don Luigi Giussani, il presidente dela Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha raccontato al quotidiano milanese Il Giorno la sua adolescenza nel Movimento: «Avevo 14 anni quando incontrai il suo movimento che allora si chiamava Gioventù Studentesca. A farmelo conoscere fu un compagno di scuola, si chiamava Angelo Scola e oggi è il cardinale di Milano». Un incontro che affascinò il giovane Roberto e che sfocierà nell’amicizia fraterna con il fondatore di Cl, un uomo convinto che il cristiano dovesse splancarsi a tutte le dimensioni dell’umano: «Don Giussani mi ha voluto bene, ogni tanto andavo da lui a confrontarmi e a parlare ma spesso era lui che mi veniva a cercare, che mi stimolava. Nel frattempo crescevo nelle responsabilità del Movimento».

Eppure c’è chi, tra i colleghi politici di Formigoni, pensa che i discepoli del Don Gius abbiano tradito gli insegnamenti del loro maestro. È Bruno Tabacci, assessore della giunta Pisapia che per il Presidente ha usato parole piene di livore e senza alcuna critica politica, solo perché, come molti altri prima di lui, non è riuscito a sconfiggere politicamente i suoi avversari. Ma allora esistono i politici ciellini? «No, nessuno può pretendere di rappresentare Cl. Io da cristiano però cerco di tradurre alcuni valori che mi hanno trasmesso Giussani e don Carron, come la famiglia e la sussidiarietà». E le lottizzazioni? «Sono false, quando sono arrivato al Pirellone ho chiesto di privilegiare i non ciellini a patto che fossero i migliori». In ultima battuta, il Presidente conferma di far parte dei Memores Domini e sulla richiesta un po’ tardiva di una causa di beatificazione aggiunge: «I vertici del Movimento hanno voluto che le cose si imponessero da sè. D’altronde l’insegnamento di Don Giussani va aldidà di Comunione e Liberazione».

 

Articoli correlati

2 commenti

  1. I just want to tell you that I am just beginner to weblog and certainly loved you’re web blog. Most likely I’m likely to bookmark your site . You amazingly come with really good article content. Thanks a lot for sharing your website.

I commenti sono chiusi.